Negli ultimi anni la fama del Franciacorta DOCG è cresciuta sempre di più, arrivando ormai stabilmente non solo in tutto il mercato nazionale, ma ottenendo grandi riscontri anche all’estero: Giappone, USA, Germania, Gran Bretagna,…
E grazie alla bellezza della zona, non solo gli appassionati di vino, ma anche i turisti amanti della natura colgono l’occasione per visitare una cantina di Franciacorta.
Iin occasione dei vari Festival le cantine aprono le loro porte unendo la tradizionale visita ad un accompagnamento particolare: suoni, arte e cibi d’autore, nella splendida cornice dei Palazzi e dei Vigneti della Franciacorta. Proprio in una di queste occasioni, durante il Festival d’Estate, ho potuto visitare la cantina Berlucchi, la Cantina dove il Franciacorta è nato.
Dove nacque il Franciacorta.
Berlucchi ha bisogno di un enologo che segua il suo vino, e così chiama il giovane Franco Ziliani, un enologo con un grande sogno accantonato in un cassetto.
Ci sono domande capaci di cambiare il destino di persone e luoghi.“E se facessimo uno spumante alla maniera dei francesi?”
è stata una di quelle.
Esperimenti, prove, esplosioni, intere annate da buttare, poi, finalmente. Il 1961. Il vino viene assaggiato. E’ perfetto. Sublime. Qualcosa di nuovo. Un vino spumante prodotto secondo il metodo classico.
E’ il terreno circostante, sono le condizioni atmosferiche, è la caparbietà dell’animo bresciano.
Le prime 3000 bottiglie di questo nuovo vino.
E’ nato il Franciacorta.
Nella cantina storica, a 10 metri sotto terra è conservata come una preziosa reliquia l’unica bottiglia rimasta di quella prima annata, che diede il via alla produzione di Franciacorta di tutte le cantine della zona. Una produzione che ora raggiunge i 16 milioni di bottiglie. Una quantità che non può essere aumentata di molto, perchè la piccola zona con le caratteristiche necessarie alla produzione di questo particolare vino, non può essere ampliata.
Festival in Cantina da Berlucchi
Io dopo la visita alle cantine ho avuto il piacere di ascoltare la spiegazione dell’enologo Arturo Ziliani, figlio di Franco, mentre degustavo il nuovo Berlucchi ’61 Nature 2009, un Franciacorta puro, senza l’aggiunta di sciroppo di dosaggio, che permette di apprezzare pienamente il gusto del vino.
Questo esclusivo vino, servito nella splendida cornice di Palazzo Lana e del suo magnifico giardino (con l’erba che sembra finta da tanto che è perfetta, ma che vi assicuro è verissima!) è stato accompagnato da tre incredibili piatti dello chef stellato Stefano Cerveni.
Dal sublime gambero rosso su letto di patata viola, passando per la tinca al forno più buona che abbia mai mangiato, fino all‘insalata di pollo bio con sarde essiccate e pop corn di pollo, in un gioco di sapori nuovi e travolgenti che accompagnati dal Franciacorta raggiungono il loro massimo.
Un ultima visita ad alcune delle eleganti stanze di Palazzo Lana, con il pianoforte suonato da Berlucchi (che tra le altre curiosità della sua vita corse anche diverse edizioni della Mille Miglia) che è parte del fascino dell’incontro tra i due creatori del Franciacorta.
Visitare la cantina Berlucchi