Se state programmando, o valutando di fare, un viaggio in Giappone per Capodanno, dovreste considerare che il Capodanno in Giappone è ben diverso dal Capodanno che ci aspettiamo. D’altronde, sebbene il Giappone venga spesso visto come un paese molto vicino alle usanze occidentali, è pur sempre un paese asiatico e le usanze e tradizioni per i festeggiamenti di fine anno sono decisamente differenti.
Certo, il Giappone segue ora il calendario gregoriano e non più il calendario lunare, come invece avviene in altri paesi asiatici, e il nuovo anno inizia il 1° gennaio, proprio come da noi. Ma potremmo dire che le similitudini con le nostre festività invernali si fermano qui.
Scordatevi i countdown in piazza, i party di San Silvestro e i fuochi d’artificio….in Giappone il nuovo anno si celebra in modo silenzioso: in famiglia mangiando soba, al tempio ascoltando i 108 rintocchi della campana Joya no Kane o recandosi in qualche luogo naturale per assistere alla prima levata del sole dell’anno. Insomma, un’atmosfera piuttosto diversa da quella a cui siamo abituati!
Possiamo considerare il periodo di Capodanno come il periodo Natalizio da noi, con i giapponesi che tornano a casa per trascorrerlo in famiglia e negozi ed attività generalmente chiusi.
Capodanno in Giappone – le tradizioni dell’Oshogatsu
La differenza tra il Capodanno in Giappone e il nostro Capodanno in stile occidentale però, non si limita solo a come viene celebrata la notte del 31 dicembre, ma anche agli ultimi giorni dell’anno ed ai primi dell’anno nuovo, con usanze e tradizioni ben specifiche che avvengono nelle case e nelle strade giapponesi.
Si inizia con i preparativi qualche giorno prima, con le Osoji, le grandi pulizie della casa, così da non portarsi “lo sporco” dell’anno precedente nell’anno nuovo e si espongono le corde shintoiste alle porte ed i Kadomastu, i carinissimi cestini di composizioni di bambù e rami di pino che si vedono in ogni dove nelle strade giapponesi negli ultimi giorni dell’anno.
I supermercati si riempiono dei cibi tradizionali dell’Oshogatsu, come i toshikoshi soba, dei soba più lunghi del solito, da mangiare la notte del 31 dicembre prima che finisca l’anno, i mochi, ed i vari elementi per l’osechi ryori, una serie di alimenti che rappresentano un determinato buon auspicio per il nuovo anno.
I primi tre giorni dell’anno poi sono i giorni dell’ Hatsumode, la prima visita a templi e santuari, in cui si prega per un anno positivo, si acquistano gli omamori, gli amuleti protettivi e si scopre la fortuna per il nuovo anno pescando gli omikuji. Per chi vuole assicurarsi un anno fortunato poi, c’è lo Shichifukujin Meguri, il pellegrinaggio delle 7 divinità della fortuna: si visitano i 7 templi e santuari del circuito locale dedicato a queste divinità e si raccolgono i relativi “timbri”. Solitamente questi pellegrinaggi richiedono un paio d’ore (i templi sono tutti vicini tra loro e raggiungibili a piedi) e sono un particolare souvenir da portarsi come ricordo del proprio viaggio in Giappone.
Asakusa Shichifukujin Meguri, il pellegrinaggio delle sette divinità della fortuna
Viaggiare in Giappone a Capodanno
Se state pianificando un viaggio in Giappone durante il periodo del Capodanno, è quindi importante tenere in considerazione che il normalle “business turistico” subisce cambiamenti, con molti negozi, ristoranti e attrazioni turistiche che possono essere chiusi o avere orari limitati. I templi saranno invece brulicanti di gente e lo stesso vale per i treni ed i voli, essendo che i giapponesi aprofittano di queste vacanze per tornare nelle proprie città d’origine o viaggiare all’estero.
Vi consiglio quindi di acquistare in anticipo i biglietti dei treni shinkansen anche perchè dal 2023 non ci saranno più carrozze “libere” nel priodo di Capodanno, ma solamente posti assegnati. I biglietti si possono acquistare a partire da 30 giorni prima della data di viaggio ed il modo più semplice per acquistarli dall’estero è utilizzando Klook.
Chiusure di Capodanno
Tendenzialmente, le chiusure interessano il periodo che va dal 28/29 Dicembre al 3 Gennaio, con quasi tutti i negozi e ristoranti chiusi il 1°Gennaio.
I musei sono solitamente chiusi sia negli ultimi giorni di dicembre che nei primi di Gennaio, mentre il discorso è più elastico per giardini e castelli, conviene quindi verificare sui siti ufficiali delle varie attazioni. I vari giardini di Tokyo ad esempio sono generalmente chiusi dal 28/29 Dicembre al 2/3 Gennaio, mentre invece il Kenrokuen di Kanazawa rimane aperto con i soliti orari.
Per quanto riguarda negozi e ristoranti, sono quasi tutti chiusi il 1° gennaio, anche se restano comunque aperti i convenient store o le catene tipo fast-food, anche se in alcuni casi potrebbero avere orario ridotto.
Restano invece aperti tutti i templi e santuari, pronti ad accogliere le migliaia di visitatori dell’hatsumode. L’atmosfera che si respira in questi primi tre giorni dell’anno è qualcosa di veramente unico, un modo di vivere il Giappone assolutamente unico e che giustifica un viaggio in Giappone a Capodanno nonostante il disguido causato dalle chiusure!
Cosa fare la notte di San Silvestro in Giappone
Se i primi giorni dell’anno si possono vedere templi e santuari brulicanti di attività, con sciami di giapponesi che lanciano monetine e pregano agli altari, acquistano amuleti protettivi e pescano gli omikuji fortunati, la notte di san Silvestro è invece molto tranquilla e silenziosa. La si passa generalmente in famiglia a casa, oppure ci si reca al tempio per assistere alla cerimonia della campana Joya no Kane, i 108 rintocchi che rappresentano la purificazione dei 108 desideri terreni della tradizione busshista che vengono fatti risuonare nei templi a partire dalla mezzanotte.
Sono molteplici i templi dove poter assistere a questo rituale giapponese di Capodanno: molti sono piccoli templi locali, ma tra i più famosi di Tokyo vi segnalo:
– Sensoji di Asakusa
– Zojoji, a pochi passi dalla Tokyo Tower
– Higashi Honganji a Tsukiji
A Kyoto invece la campana più importante è sicuramente quella del Chion-in nella zona di Higashiyama, oppure anche al Todaiji nella vicina Nara.
Per un’insolita celebrazione di Capodanno a Tokyo, potreste inoltre valutare di raggiungere il quartiere di Oji, nel nord della città, dove il 31 Dicembre si svolge la Kitsuno no Gyoretsu, ovvero la Parata delle Volpi!
Se cercate invece un countdown di Capodanno all’occidentale, una volta c’era un countdown all’incrocio di Shibuya, dove però la maggior parte delle persone erano stranieri, e comunque durante il Covid l’evento è stato cancellato e l’attuale sindaco di Shibuya non sembra essere intenzionato a riprenderlo anche per una questione di sicurezza, ordine e pulizia. Se proprio non riuscite a fare a meno di un party per il countdown, potreste cercare tra le discoteche ed i club di Shibuya e Roppongi se qualcuno ne organizza…ma vi avviso, i club giapponesi sono decisamente meno fighi, e molto più piccoli, delle discoteche a cui siamo abituati.
Anche i fuochi d’artificio non sono molto di casa nel Capodanno Giapponese: gli hanabi (fuochi d’artificio) sono una tradizione per lo più estiva, quando si svolgono dei veri e propri spettacoli pirotecnici incredibili, molto spesso della durata di oltre un’ora! Il motivo proncipale è il clima estremamente secco dell’inverno giapponese e la tradizione di costruire gli edifici in legno… è facile quindi capire come una minima scintilla possa trasformarsi in un terribile rogo. Meglio quindi evitare di correre il rischio e lasciare i fuochi d’artificio all’umidità estiva!
Una nota importante: solitamente i treni e le metro di Tokyo terminano a mezzanotte e riaprono alle 4:30/5, ma nella notte di Capodanno tendenzialmente restano in funzione tutta notte, anche se con frequenza ridotta. Se si pensa di aspettare il nuovo anno in giro per la città, consiglio comunque di pernottare in una zona di Tokyo comoda e vicina a dove si intende aspettare la mezzanotte così da non perdere troppo tempo ad attendere i treni.
Il Capodanno non è quindi il periodo migliore per visitare il Giappone viste le chiusure e i conseguenti “disagi”, ma è sicuramente un periodo in cui vivere pienamente la tradizione e la cultura di questo paese.
Se avete bisogno di una mano per organizzare al meglio il vostro viaggio in Giappone a Capodanno, potete richiedere il mio servizio di consulenza e creazione itinerario in Giappone.
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Cara Michela sei bravissima grazie. Mia sorella Claudia in questi giorni è a Tokyo con la famiglia le ho girato il tuo articolo. Poi ti dirò come è stato il suo capodanno. Auguri e a presto Roberta Gamberetta
Oh ma grazie mille! Felice di essere utile a tua sorella!
Buon anno anche a te!