Dormire in un tempio

Dormire in un tempio buddista in Giappone

Shukubo. Ovvero il pernottamento al tempio. Una pratica diffusa in Giappone sin dai tempi antichi, quando i templi disseminati nelle montagne giapponesi aprivano le loro porte ai pellegrini che si recavano in pellegrinaggio verso i templi e santuari maggiori, per chiedere grazie, protezione e buona sorte.

Ai giorni nostri, gli shokubo accolgono i viaggiatori che si recano a visitare questi luoghi, non per foza affrontando un pellegrinaggio, e dormire in un tempio buddista è diventata un’esperienza unica da fare in une viaggio in Giappone. Sebbene siano molti gli shokubo diffusi per tutta la penisola, non sono molti i luoghi facilmente accessibili con i mezzi pubblici e soprattutto i templi aperti ad accogliere i turisti stranieri.
Tra i luoghi più famosi dove pernottare in un tempio buddhista, c’è sicuramente il Monte Koya, a sud di Osaka, dove sono stata due volte. La prima nel 2014, durante il mio secondo viaggio in Giappone, quando il Monte Koya era ancora una destinazione poco conosciuta ai turisti stranieri, mentre la seconda è stata 10 anni dopo, a Febbraio, un mese di bassa stagione dove una copiosa nevicata ci ha accolti rendendo la visita ancora più magica.

Il Koyasan non è in realtà l’unico posto in Giappone dove è possibile pernottare in un tempio buddhista, ma è sicuramente quello più “attrezzato” per gli ospiti internazionali. Qui ci sono infatti templi con monaci che parlano inglese e stanze più moderne anche con bagno privato in stanza, cosa solitamente non presente negli shukubo più semplici che hanno invece solamente bagni in comune.

Come è l’esperienza di pernottare in un tempio buddista?

Anzitutto, va tenuto presente che si tratta appunto di un tempio, non di un ryokan nè tantomeno di un hotel. Lo scopo primario della struttura non è l’accoglienza o il far sentire a casa i clienti, ma siete voi ad essere ospiti in casa loro! Niente richieste particolari o pretese, ma massimo rispetto per le regole e gli orari stabiliti dal tempio, che non sono trattabili o discutibili.

Quando si arriva al tempio, ci si toglie le scarpe e le si appoggia sull’apposita mensola all’ingresso, e si indossano le ciabatte messe a disposizione per muoversi tra i corridoi del tempio. Le ciabatte vanno usate SOLO nei corridoi e sul pavimento in legno, ma vano tolte e lasciate fuori quando si entra in una stanza con tatami o nei bagni condivisi (spesso ci sono altre ciabatte da cambiare per la toilette).

Il check-in va fatto entro generalmente tra le 15:00 e le 16:00. E’ possibile arrivare prima e lasciare i propri bagagli e generalmente se la stanza è pronta, vi lasciano già accomodare, ma se ritardate potrebbero non solo non darvi la cena, ma anche proprio non farvi accedere al tempio!

La cena infatti viene servita molto presto, tra le 17 e le 18 a seconda della stagione e di quando viene buio ed in generale sarebbe meglio lavarsi prima di cena. Solitamente la cena viene servita nella sala dedicata, dove vengono messi dei paraventi per la privacy dei diversi ospiti in diverse stanze, e in molti templi viene servita su piccoli tavolini appoggiati sul tatami e si mangia quindi stando seduti a terra. In alcuni templi ci sono tavoli pieghevoli e sedie, ma considerate che non è lo standard. Se avete problemi alle ginocchia o non riuscite a sedervi sul pavimento, accertatevi di comunicarlo in anticipo e verificare la possibilità di tavoli e sedie.

Sia la cena che la colazione seguono i dettami della Shojin Ryori, la cucina vegetariana buddhista tradizionale. I pasti generalmente comprendono varie verdure di stagione cucinate in vari modi, tofu, zuppa di miso e riso, il tutto accompagnato da tè verde. Il menù è fisso e non prevede variazioni, così come non vengono servite bevande diverse dal tè. La base è il 5: cinque tipi di cottura (crudo, a vapore, alla griglia, bollito e fritto), 5 gusti (dolce, amaro, piccante, aspro e salato) e 5 colori (giallo, rosso, bianco, verde e nero). 

Shojin Ryori - pernottare in un tempio

Se per cena potete indossare lo yukata, una sorta di vestaglia che troverete in stanza ed è considerato una specie di pigiama, questo sarà assolutamente vietato a colazione, visto che avviene dopo la preghiera mattutina che segna l’inizio della giornata, quindi è maleducazione “continuare a indossare il pigiama”.

Le stanze dei templi sono semplici, con pavimenti in tatami, pareti scorrevoli, un tavolino basso e un piccolo “terrazzino” interno con sedie e tavoli normali. Si dorme nei futon a terra e con il classico cuscino giapponese che contiene tipo dei chicchi che lo rendono non proprio adatto a tutti…o generalmente lo toglo dalla federa e appallotolo dei miei vestiti nell’ascuigamano ed infilo questa soluzione nella federa. La mia cervicale ringrazia. Essendo che le pareti sono appunto le classiche porte scorrevoli, l’isolamento acustico è minimo, e trattandosi di un tempio, dalle 22:00 alle 05:00 si è invitati a non fare rumore. 

Tendenzialmente il bagno, inteso come vasca, è in comune. Diviso per sesso e una vasca in cui si entra completamente nudi dopo essersi lavati accuratamente negli spazi appositi, proprio come si fa per gli onsen. In genere si può accedere alla vasca comune dalle 16:00 alle 20:00. In molti templi al Monte Koya, ogni stanza ha il proprio lavandino e il proprio water, ma generalmente gli shukubo prevedono toilette e lavandini comuni, fuori dalle stanze. Ripeto, si tratta di templi e non strutture nate con lo scopo dell’accoglienza del turista!

Pernottare in un tempio buddista significa anche partecipare alla preghiera mattutina dei monaci, che si svolge al mattino presto, generalmente intorno alle 06:30. Generalmente questa preghiera si svolge nella sala principale del tempio dove si trova l’altare e le statue del Buddha, ma ad esempio a Nagano, ci si reca tutti nella sala principale dello Zenkoji. Essendo un luogo ed una cerimonia sacra, è strettamente vietato fare foto e video. Scordatevi per un attimo della tecnologia e della frenesia del mondo moderno e lasciatevi trasportare dalla nenia dei sutra cantati dai monaci. Un canto ipnotico, tranquillo ma potente, capace di arrivare dritto dento di voi se sarete pronti ad accoglierlo.

Partecipare a questa cerimonia mattutina non è obbligatorio, ma è altamente consigliato quindi vi invito vivamente ad alzarvi per tempo.
Molti templi offrono anche altre attività, come la copia dei sutra, visita guidata di sale del tempio, cerimonia del fuoco, per le quali viene richiesta una donazione. La colazione viene servita verso le 07:15, dopo la preghiera mattutina, sempre nella sala della cena e con le stesse modalità.

Stanza pernottamento tempio buddhista

Sicuramente pernottare in un tempio buddhista è un’esperienza incredibile, che richiede però un minimi di adattamento sebbene di recente sia diventata più “a disposizione del turista”.

Pernottamenti unici, scoprili qui!

Dove dormire in un tempio buddista in Giappone

Sicuramente la destinazione più conosciuta dove fare l’esperienza di pernottare in un tempio in Giappone è il Monte Koya, nella prefettura di Wakayama, a circa un paio d’ore da Osaka. Ma anche a Nagano ci sono diversi Shokubo tutto intorno all’importante Tempio Zenkoji e in luoghi di pellegrinaggio come lo Shikoku, il Kumano Kodo o le sacre montagne di Dewa Sanzan si trovano diversi Shokubo, anche se molto molto basici e difficili da prenotare senza una conoscenza del Giapponese. 

Il pernottamento in un tempio include sempre anche cena e colazione Shojin Ryori e per questo motivo il costo è decisamente più alto rispetto al pernottamento in hotel. 

Dormire in un tempio, costa indicativamente  intorno ai 100€ a persona a notte, ma devo dire che il prezzo per dormire in un tempio al Koyasan negli utlimi anni si è alzato un po’ aggirandosi mediamente dai 150-200€ a persona a notte, all’incirca come un tradizionale ryokan.

Prenotare un tempio al Monte Koya

Al Monte Koya gli shukubo sono circa una cinquantina, ma non tutti sono prenotabili facilmente. A volte è necessario contattarli telefonicamente in Giapponese oppure non sono registrati sui vari portali, ma hanno un proprio sito internet al quale inviare la richiesta anche in inglese. L’elenco completo con gli eventuali recapiti, lo trovate sul sito dell’associazione templi Koyasan.

Visitare il Monte Koya, il centro spirituale del Giappone

 

Alcuni, come l’Eko-in (con anche stanze luxury con vasca privata),il Sekisho-in o il Saizenin si possono prenotare anche da Booking, oppure potete prenotarli tramite Japanese guesthouse, che è il sito che avevo utilizzato io nel 2014. Tramite loro avevo pernottato al Shojoshin-in, l’ultimo tempio in fondo al paese e a due passi dall’ingresso del Cimitero Okunoin, che avevo potuto visitare in tranquillità dopo cena e prima della chiusura del cancello del tempio delle 21:00. Stanza piccola e con bagno in comune, ma un graziosissimo laghetto interno in cui solo gli ospiti potevano passeggiare.

giardino tempio buddhista giappone

Prenotare un tempio a Nagano

Intorno al Tempio Zenkoji ci sono 39 shukubo, tutti che fanno riferiemento al tempio principale dello Zenkoji. La preghiera mattutina infatti non avviene all’interno dello Shokubo, ma nella sala principale del tempio e prima dell’inizio ci si allinea lungo il viale d’accesso per assistere all’arrivo del monaco e ricevere la benedizione. Per entrare nella zona interna con i tatami ed assistere all’O-Asaji da vicino, è necessario acquistare il biglietto di ingresso da 600 JPY che vi darà poi accesso anche al corridoio con la Chiave del Paradiso.

Gli shukubo qui sono più semplici del Koyasan, con stanze generalmente più piccole e solo bagni in comune, e solo alcuni accolgono gli stranieri. Per prenotare bisogna contattare direttamente i templi che, sebbene accolgano gli stranieri, spesso non sono proprio ferratissimo sull’inglese. C’è la Zenkoji Shukubo Association, ma accetta solo telefonate o fax, quindi piuttosto vi consiglierei di contattare le Guide Volontarie che son quelle che poi vi accompoagneranno allo Zenkoji per la preghiera mattutina.

Ci sono poi alcuni shukubo che accolgono stranieri e possono essere contattati direttamente dal loro sito, che anche se è solo in Giapponese, è facile da navigare utilizzando la traduzione automatica del vostro browser. Segnalo il Fuchinobo dove sono stata personalmente, lo Yakuoin che è molto aperto verso gli stranieri ed offre diverse attività in loco o il Konokonbu da contattare via mail.

Leggi anche: Visitare Nagano e lo Zenkoji

Altre destinazioni dove pernottare in un tempio

I templi dove è possibile pernottare sono diffusi in tutto il Giappone, ma non sempre è facile mettersi in contatto per prenotare oppure si trovano in zone non sempre facilmente accessibili senza un’auto a disposizione.

Naturalmente, nelle zone di pellegrinaggio si trovani diversi shokubo, spesos molto semplici, quindi nello Shikoku lungo il pellegrinaggio degli 88 templi oppure tra le montagne sacre di Dewa Sanzan, nella prefettura di Yamagata.

Al grande complesso del tempio Eiheiji di Fukui, il più importante tempio Zen Soto del Giappone, è invece possibile prendere parte a dei training veri e propri, che includono non solo il pernottamento, ma anche a pratiche di meditazione e visite guidate del tempio complete di spiegazioni della dottrina buddhista. Qui è possibile anche prendere parte a ritiri di più giorni, ovviamente per chi ha già familiarità con lo zen.

Sempre facente capo all’Ehieiji, ma più piccolo e più semplice, c’è il Tempio Sojiji a Wajima. Purtroppo, il tempio è stato danneggiato dal forte terremoto del 1°Gennaio 2024 che ha colpito la penisola di Noto ed al momento non è possibile nè visitarlo, nè pernottarvi, nè tantomeno raggiungerlo. Mi auguro di poter presto aggiornare questo articolo e che questo tempio riprenda la sua normale attività. Qui c’è anche un monaco tedesco, Shogen, che parla inglese, rendendo più accessibile l’esperienza ai visitatori stranieri.

Strada verso lo Zenkoji

Insomma, pernottare in un tempio buddista è un’esperienza unica che dovreste considerare di inserire in un viaggio in Giappone, e a seconda dell’itinerario e del livello di comfort che cercate, potete scegliere tra diverse destinazioni. Con il mio servizio di travel design posso inserire questa esperienza nell’itinerario personalizzato, oppure assistervi con una consulenza, compilate il form di richiesta o lasciate un commento se avete domande specifiche.

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