Napoli Sotterranea, un viaggio nel cuore di Napoli

Nel mio viaggio in Campania ho visitato tre città rimaste sotto terra per lungo tempo: Pompei, Ercolano e Napoli.

Sì, Napoli.
Sotto il capoluogo campano si nasconde una seconda città, la cui storia si intreccia con la storia della Napoli di superficie.
Napoli è una città generata dalle sue stesse viscere, come dice Michele Quaranta nel libro edito per la Laes “Napoli e la città Sotterranea”.

Sì perché sin dai tempi dei primi coloni greci, si inizia a scavare ed utilizzare tufo, lapilli e altri materiali presenti nel sottosuolo per edificare la città di superficie.
Quello che viene “svuotato” dal sottosuolo viene riutilizzato per “riempire” la superficie, così da creare due città distinte ma che in realtà sono un tutt’uno.
E la visita a Napoli Sotterranea è proprio un viaggio nella storia tra le viscere di questa città.

Il Sottosuolo di Napoli

Napoli Sotterranea

Il ritrovo è al Caffè Gambrinus, vicino a Piazza del Plebiscito.
Qui inizia il racconto di Pasquale, speleologo e presidente della LAES, che in prima persona ha contribuito a ripulire e riportare alla luce questo percorso.
Un giovincello settantenne, che racconta con un entusiasmo travolgente aneddoti sul quartiere mentre ci guida verso il pozzo di 40 metri, ingresso del percorso.
Tutto ebbe inizio nel 1979, in seguito ad un incendio sotto un palazzo della zona. Michele, il  fondatore dell’associazione, indicò ai vigili del fuoco una vecchia scala che vedeva da bambino che poi era stata murata, e grazie a questa scala si trovò il passaggio che conduceva ad uno dei tanti ricoveri utilizzati nella Seconda Guerra Mondiale. Nacque così la Laes, che ripulì e rese visitabile questo percorso.
Una volta arrivati alla sede dell’Associazione, scendiamo giù, nelle viscere di Napoli, in un’antico pozzo a 40 metri di profondità, attraverso la scala “cubica” che tanti napoletani hanno percorso correndo agitati al suono delle sirene durante la Guerra.
Una volta arrivati nell’antica cisterna, la parola passa a Roberto, che ci racconta la storia del sottosuolo napoletano, dall’acquedotto romano alle discariche abusive del dopoguerra, passando per le leggende e i racconti del Munaciello e le ore cariche di paura ed ansia durante i bombardamenti.
Nel sottosuolo si vedono i segni dei vari periodi: oggetti di uso quotidiano e graffiti sulle pareti, portati qua sotto durante la Guerra, per ingannare il tempo nell’attesa che il bombardamento finisse; solchi nelle pareti che servivano al pozzaro per risalire in superficie a ritirare la sua paga per il suo lavoro nel sottosuolo; gli stretti cunicoli che consentivano il passaggio dell’acqua da una cisterna all’altra….sempre accompagnati da aneddoti, favole e racconti dei volontari dell’associazione.
Ed infine, ascolterete il rumore del silenzio, al buio, provando ad immaginarvi le sensazioni di coloro che hanno vissuto questa città, chi per lavoro e chi per necessità.
Napoli Sotterranea
Ritrovo di fronte al Bar Gambrinus, vicino a Piazza del Plebiscito.
Durata visita: circa 60 min.
Prezzo: € 10,00
Orari Visita: Giovedì h.21.00 – Sabato h.10.00/12.00/16.30/18.00 – Domenica e festivi h. 10.00/11.00/12.00/16.30/18.00 (visite straordinarie nel mese di Agosto, verificabili sul sito.

Galleria Borbonica

Se il racconto della Napoli Sotterranea vi ha incuriosito allora vi invito a visitare anche la Galleria Borbonica, a breve distanza.
Anche qui, un viaggio attraverso le epoche storiche, con la particolare spiegazione della Galleria voluta dai Borbone durante i tumulti di piazza, per avere una via di collegamento veloce tra la caserma ed il Palazzo Reale.
Annalisa, con un racconto commuovente ci ha fatto immedesimare nelle paure e nelle sensazioni dei napoletani che durante la guerra s rifugiavano qui sotto, molti dei quali rimanevano anche dopo i bombardamenti, poichè in superficie la loro casa non esisteva più…
Nella parte finale della Galleria si possono vedere i veicoli appezzottati e truccati sequestrati negli anni ’70.
E’ possibile scegliere tra quattro differenti percorsi, noi abbiamo optato per lo Standard, ma c’è anche la possibilità di navigare su una zattera sulla falda acquifera presente nel sottosuolo, o esplorare i cunicoli dell’antico acquedotto.
Galleria Borbonica
Ingresso 1: Vico del Grottone 4 (Zona Piazza Plebiscito)
Ingresso 2: Via Domenico Morelli (Parcheggio)
Durata visita: da 1.15
Prezzo: da € 10,00 
Orari Visita: Venerdì -Sabato-Domenica 10.00/12.00/15.30/17.30 per il percorso base.

Catacombe di San Gennaro

Spostandoci nel Rione Sanità troviamo invece un diverso uso del sottosuolo napoletano. Anticamente questa zona si trovava al di fuori delle mura cittadine, perciò già in epoca romana sorsero qui maestose necropoli scavate nel tufo giallo.
In queste catacombe venne per un periodo sepolto anche San Gennaro, il più importante tra i patroni della città, e per un periodo vennero anche utilizzate come chiesa per le celebrazioni.
Vi guideranno nella visita di queste catacombe i ragazzi della Cooperativa Sociale La Paranza: una delle numerose piccole cooperative che grazie a Don Antonio Goffredo e alla Fondazione San Gennaro si impegnano per una riqualificazione e rivalorizzazione di questo quartiere, spesso additato come zona periferica difficile. L’obiettivo di questa associazione è creare nuove opportunità di lavoro per i ragazzi del quartiere e riuscire a portare alla luce il grande patrimonio artistico e culturale della zona.
A breve distanza è possibile ammirare anche il Cimitero delle Fontanelle, l’ossario dove sono state raccolte tutte le ossa ritrovate negli scavi sotto la città, le ossa delle anime pezzentelle, di gente comune di bassa levatura della quale non si conoscono le generalità.

Catacombe di San Gennaro
via Capodimonte 12, Basilica del Buon Consiglio
Durata visita: circa 60 minuti
Prezzo:  € 8,00 
Orari Visita: da Lunedì a Sabato 10.00-17.00, Domenica 10.00-14.00 visite guidate ogni ora.
Il biglietto è valido anche per la visita alle Catacombe di San Gaudosio.

Se avete letto le mie impressioni a caldo su Napoli ho voluto sottolineare come l’impegno di queste persone mi abbia colpito, come la loro forza di rimboccarsi le maniche, scendere a ripulire questa antica città invasa dalla spazzatura e dai detriti, volerla raccontare ai turisti e farla riscoprire ai napoletani stessi, mi abbia davvero scaldato il cuore. Io sono davvero orgogliosa del lavoro fatto (e che ancora stanno facendo) e invito davvero tutti, turisti e non, a scendere nel cuore di Napoli e lasciarsi guidare dai racconti di questi volontari!

Dove dormire a Napoli

Io a Napoli sono arrivata in treno e visitando molto i dintorni, ho avuto necessità di recarmi in stazione quasi ogni giorno, quindi ho scelto di pernottare vicino alla stazione per una questione di comodità negli spostamenti.
Probabilmente se pensate di stare a Napoli per la maggior parte del tempo ci sono altre zone più adatte, magari più vicine al Centro Storico o a Piazza del Plebiscito che vi permetteranno di visitare la città a piedi senza necessità di prendere la metro (le cui stazioni sono bellissime, come la splendida Toledo, eletta come la più bella d’Europa, ma i treni passano ogni 10 minuti o più e non si guadagna molto in tempo impiegato…).
Se invece, come me, prevedete molte escursioni, vi consiglio l’Hotel Cineholiday, a due passi dalla stazione e da buoni ristoranti, con camere dedicate ai divi del cinema. La mia era una stanza rosa, fine ed elegante dedicata ad Audrey Hepburn, spaziosa e con un comodo balconcino affacciato su una via di un tipico quartiere napoletano, wifi ben funzionante e ottima colazione con buona scelta di frutta, marmellate, torte squisite e brioches ancora tiepide. Troverete molte informazioni utili per visitare Napoli e dintorni sia in stanza sia nell’hotel, ma non esitate a chiedere ad Imma, la proprietaria e direttrice o a sua figlia Anna, saranno liete di aiutarvi.

6 pensieri su “Napoli Sotterranea, un viaggio nel cuore di Napoli

  1. Valentina M. dice:

    Sono stata a Napoli 15 giorni con la barca su cui lavoravo, ma ho lavorato così tanto in quel periodo che non ho visto praticamente nulla. E nell'unica passeggiata che ho fatto avevo la curiosità a mille perché mi stava affascinando parecchio. Voglio tornarci e vederla finalmente bene 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *