Quando si dice “Sumida”, si pensa subito al più famoso fiume di Tokyo, lungo il quale avvenivano i commerci e dove venne pescata la leggendaria statua di Kannon da cui “è nato” il Sensoji, il più famoso e antico tempio della capitale del Giappone.
Ma Sumida è anche il nome dell’intero quartiere che si affaccia sulla sponda orientale del fiume, dove dal 2013 svetta la Tokyo Skytree, la torre più alta del mondo, e da parecchi anni in più si pratica l’antica arte marziale del Sumo.
Nel 2023 sono stata scelta come Sumida Ambassador, ed ho avuto occasione di scoprire meglio questo quartiere dove tradizione e modernità vivono fianco a fianco, rappresentando perfettamente quella che è l’essenza del Giappone moderno. Come ambassador ho ri-visitato luoghi iconici e scoperto nuovi angolini di città e attività e con piacere ricondivido con voi i consigli sulle cose da fare e vedere nel quartiere di Sumida.
Quartiere di Sumida: non solo Sumo e Tokyo Skytree
Sicuramente le due attrazioni principali di questo quartiere, spesso segnalate tra le cose da vedere a Tokyo, sono il sumo e la Tokyo Skytree, ma nel quartiere di Sumida troverete anche molte altre cose interessanti, a seconda dei vostri interessi. Le stazioni principali di questo quartiere sono Ryogoku, Oshiage/Skytree e Kinshicho e in ogni area è possibile mescolare tappe più famose ad altre local, perfette per chi preferisce una Tokyo più tranquilla ed insolita.
Ryogoku: la zona del Sumo
Vedere il sumo in Giappone è una delle attività che generano più curiosità tra i turisti che visitano il Giappone. Non perché ci sia un grande interesse per lo sport in sé, ma quanto perché è uno dei simboli del Giappone, un’esperienza che solo nel Paese del Sol Levante si può fare e che è profondamente legata alla tradizione nipponica. E Ryogoku è proprio il posto dove recarsi per assistere a questo sport. La stazione JR di Ryogoku è ovviamente tutta a tema, con i quadri e le mani dei lottatori ed appena fuori si trova il Kokokugikan, lo stadio principale del Sumo, dove si svolgono ben 3 dei 6 tornei annuali. Su come assistere al Torneo di Sumo o vedere gli allenamenti, potete leggere l’articolo dedicato a dove vedere il Sumo a Tokyo.
Naturalmente, il piatto da mangiare qui è sicuramente il Chanko Nabe: una pentola in cui vengono fatte bollire verdure, carne, pesce e noodles ed è il piatto tradizionale che i lottatori di Sumo cucinano e mangiano nelle loro palestre.
Sono molti i ristoranti specializzati in questo piatto, che è piuttosto consistente e potreste sentirvi sazi anche con una piccola porzione. Due posti che vi segnalo dove mangiare il Chanko Nabe, sono il ristornate Sakura del Daiichi Hotel Ryogoku dove gustare un ricco buffet di piatti giapponesi oltre al Chanko Nabe e Kappo Yoshiba, un edificio tradizionale con al centro un ring di sumo in cui la sera si assiste a spettacoli di canti e musiche legate al sumo.
Proprio di fianco allo stadio del Sumo, si trova anche il Giardino Yasuda, un grazioso giardino in stile giapponese con un laghetto, carpe, ponticelli e diversi tipi di alberi che regalano colore e fioriture diverse durante l’anno. Il giardino è piccolino, ma l’accesso è gratuito e generalmente non è mai troppo affollato, permettendovi di godere pienamente della sua bellezza.
Gli appassionati di spade giapponesi qui troveranno il Japanese Sword Museum, interamente dedicato alle spade giapponese e all’arte del crearle.
Fondato dalla Society for Preservation of Japanese Art Swords per prevenire l’estinzione di questa arte, ospita una collezione di spade e katane (tra cui una appertenuta a Uesigi Kenshin) intervallata da diverse esibizioni durante l’anno. Durante la mia ultima visita ho potuto ammirare katane e spade moderne, create meglio ultimi 2/3 anni da artigiani che portano avanti questa antica tradizione, come il maestro Matsunaga di Arao che ho visitato qualche anno fa.
Ingresso: 1.000 JPY
Orari di apertura: 9:30-17 (chiuso il lunedì)
Sumida, e nello specifico proprio l’area di Ryogoku, è il quartiere dove è nato e vissuto Katsushika Hokusai, il maestro degli Ukiyo-e le pitture con i blocchi di legno che dal Giappone hanno ispirato artisti europei come Monet!
A pochi passi dalla stazione di Ryogoku si trova il Sumida Hokusai Museum, dall’architettura molto particolare e dove al quarto piano si trova l’esibizione permanente sulla vita del maestro e spiegazioni sulla tecnica degli Ukiyo-e, mentre il piano inferiore ospita mostre temporanee che variano nel tempo. Fino al 25 Febbraio ce n’è una dedicata agli Ukiyo-e sui samurai, ed ovviamente io ho apprezzato tantissimo!
Ingresso: Esibizione Permanente 400 JPY – Esibizione temporanee, prezzo variabile
Orari di apertura: 9:00-17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Segnalo inoltre l’Edo Tokyo Museum, anche se al momento è chiuso per lavori di rinnovamento. E’ personalmente il mio museo preferito di Tokyo, dove viene raccontata la storia e la cultura della città, tra ricostruzioni e spazi interattivi. Personalmente non vedo l’ora riapra i battenti nel 2025!
Cosa vedere nei dintorni della Tokyo Skytree
Con i suoi 436mt di altezza la Tokyo Skytree inaugurata nel 2012 è la torre più alta del mondo. La sua altezza non è casuale: ma leggendo i numeri con la seconda lettura, otteniamo “Musa(n)shi”, che era l’antico nome della regione in cui sorge Tokyo. Da qui potrete ammirare Tokyo dall’alto, grazie ai due osservatori a 350mt e 450mt di altezza. Da qui si gode di una splendida vista a 360*C su Tokyo e dintorni e ci si rende davvero conto dell’immensità della città più grande del mondo. Consiglio di acquistare i biglietti in anticipo così da ridurre il tempo di attesa.
La vista dagli osservatori è sicuramente eccezionale, ma la bellezza della Skytree è anche gurdarla che si staglia alta nel cielo o scorgerla tra i palazzi. Ci sono diversi punti nei dintorni dove scattare fotografie uniche di questo moderno simbolo di Tokyo, ne ho fatto un carosello fotografico su instagram, ma il mio punto forografico preferito è sicuramente il Jukken Bridge, ad una decina di minuti a piedi, dove si può ammirare la Tokyo Skytree perfettamente riflessa nelle acque del canale!
Ingresso: da 1.800 JPY
Orari di apertura: 10:00-21:00
A proposito di punti fotografici, segnalo anche che con una passeggiata di 10 minuti si raggiunge il Santuario Takagi, un piccolo santuario locale dedicato agli onigiri, le pallette di riso tipiche giapponesi!
Tutto nasce da una roccia sacra che ha proprio la forma triangolare tipica degli onigiri, ma in tutta l’area del santuatio troverete oggettini e sassolini a forma di onigiri dalle dimensioni più disparate! Anche gli ema, le tavolette di legno su cui si scrivono i desideri, hanno questa forma e questa particolarità rende il Santuario Takagi, un perfetto Instagram spot!
La Tokyo Skytree e il centro commerciale Solomachi sono il lato nuovo e moderno di questa zona, che in realtà è ricca di storia e tradizione locale. Sono molto gli artigiani che mantengono vive le proprie arti tramandandole di generazione in generazione dal periodo Edo.
Un’esempio è l’atelier Tsukada Koubu, dove l’artigiano Tsukada Sensei crea stupende bambole Kimekomi: bambole di legno di paulonia ricoperte con ritagli di tessuto di seta. La tecnica del kimekomi nasce a Kyoto e si sviluppa ed arricchisce nell’antica Tokyo durante il periodo Edo, quando moltissime bambole Edo Kimekomi vendono richieste come bambole per la celebrazione dell’Hina Matsuri, visto i raffinati dettagli dei kimono indossati da queste bambole.
Se volete crearvi un souvenir unico, potete partecipare ad un workshop nella bottega dove creerete un ciondolo con questa tecnica tradizionale per soli 1.500 JPY
Oppure l’Aizome Museum, dove provare in prima persona la tecnica di colorazione dei tessuti Aizome, ottenuta legando il tessuto con elastici ed immergendolo in questa pittura naturale che darà poi il colore blu, lasciando invece bianco il tessuto che non si impregna. Anche questa esperienza costa solamente 1.500 JPY
A breve distanza dalla Tokyo Skytree si raggiunge anche il Sumida Park, che in primavera si riempie di ciliegi ed è uno dei miei giardini preferiti per andare a fare Hanami vicino a casa. Qui si trova anche l’Ushima Jinja, un santario con un particolare “triplo torii” dove in inverno troverete anche delle belle illuminazioni. Ogni 5 anni si svolge anche un mastruri, un festival estivo, in cui dei bovini sacri (Ushi significa Mucca”) girano per il distretto con la processione.
Se volete continuare a passeggiare, lo potete fare lungo il fiume, sempre sotto i ciliegi in fiore, fino al Ponte Sakurabashi, un ponte pedonale con una bella vista sulla Tokyo Skytree, i ciliegi sottostanti e le geisha che servono il tè (solo nel periodo dei sakura)!
Immergersi nelle atmosfere local di Kinshicho
Una zona meno conosciuta delle due precedenti, ma che è perfetta per chi vuole immergersi nelle atmosfere local e scoprire la quotidianeità di Tokyo, dove modernità e tradizione si fondono.
Appena fuori la stazione di Kinshicho si trova il Dagashi Shop Ewatari: un classico negozio di caramelle paradiso dei bambini giapponesi sin dal periodo Showa in cui acquistare tantissimi tipi di snack, caramelle e dolciumi per pochi spiccioli. Tantissimi snack e caramelle sono curiosissimi, con sapori insoliti e forme kawaii…qui ho comprato il divertente set per fare delle caramelle-sushi che ho raccontato in un video YouTube.
In questa zona si trova anche il Santuario Kameido Tenjin, un antico santuario ritratto anche in alcuni famosi Ukiyo-e per il suo ponte rosso molto inarcato che a fine Aprile/inizio Maggio è incorniciato da bellissimi glicini violetti. Il Santuario è molto carino tutto l’anno, ma è anche uno dei posti più belli di Tokyo per vedere quest’altra fioritura.
Tanta tradizione insomma, ma anche una delle cose più moderne ed interessanti che abbia mai esperimentato in Giappone: la simulazione di terremoto che si può fare all’Honjo Bosaikan! Si tratta di un centro per la prevenzione dei disastri, in cui ci sono varie zone in cui vengono simulate situazioni di emergenza, come appunto terremoti, ma anche incendi, e viene spiegato come comportarsi per mettersi in sicurezza e attivare correttamente i soccorsi. L’accesso è gratuito e ci sono spiegazioni anche in inglese e personalmente l’ho trovata un’esperienza non solo utile, ma anche estremamente divertente (ovviamente sperando di non trovarmi mai nella situazione reale di dover attuare queste conoscenze!). Essendo il Giappone un paese soggetto a varie catastrofi, specialmente terremoti, è utile sapere come comportarsi in caso di emergenza e devo ammettere che è stato anche piuttosto divertente ed adrenalinico provare il simulatore….naturalmente spero di non provare mai quel tremore intenso ed infinito nella vita reale!
Nel quartiere di Sumida ci sono molte cose da fare e da vedere a seconda del vostro interesse, sono certa che potete creare un bell’itinerario nel quartiere e se avete bisogn di ulteriore ispirazione, vi rimando al sito ufficiale del quartiere di Sumida.