Le Grotte del Caglieron

Un paio di settimane fa, curiosando tra i vari blog, sono rimasta rapita dal racconto delle Grotte del Caglieron, in provincia di Treviso.

Dopo aver scoperto questo splendido luogo, ho così deciso di organizzare una giornata alla scoperta di questa zona e son rimasta piacevolmente sorpresa dalla quantità di attività ed itinerari che la marca trevigiana offre.

Tra l’altro le Grotte del Caglieron, nel 2017 si sono piazzate al secondo posto dei Luoghi del Cuore, un segno importante per capire quanto queste bellezze naturali siano affascinanti ad amate da chi ha avuto modo di visitarle!
La visita alle grotte del Caglieron dura circa un paio d’ore, e potete facilmente inserirle in un itinerario più ampio nella zona di Treviso, magari abbinandolo ad una visita sui luoghi storici della Grande Guerra lungo il Piave, o a una biciclettata tra le colline del Prosecco.
Noi, ad esempio abbiamo scelto di abbinare la visita alle Grotte del Caglieron al Parco Archeologico Didattico del Livelet  a Revine Lago e al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.

Le Grotte del Caglieron

L’accesso alle Grotte del Caglieron è completamente gratuito ed è un percorso di circa 1 km tra grotte, cavità artificiali e cascate.
Tutto il percorso attraverso le Grotte di Caglieron è accompagnato da pannelli descrittivi, che spiegano il processo estrattivo della “pietra dolza” estratta già dal 1500 e utilizzata per la costruzione delle vecchie case della zona. L’estrazione avveniva seguendo l’inclinazione degli strati, spesso superiore ai 45°, ed ecco spiegato il motivo delle grosse colonne inclinate che sorreggono la volta.
Si sta anche lavorando alla realizzazione del Parco delle Grotte del Caglieron, e tra la vegetazione ci sono ancora diverse grotte da mettere in sicurezza.
Un percorso di passerelle vi condurrà lungo la forra, dove inizia la parte a mio parere più suggestiva di tutto il percorso: le cascate, si tuffano nelle “marmitte”, il prodotto dell’erosione fluviale, in un rimescolio di acque, un turbine che ricorda il movimento del “mescolare la polenta” nella caliera (paiolo in veneto).
Ecco da dove deriva il nome Caglieron.

In queste grotte, l’acqua e l’umidità filtrano tra le rocce, e danno origine  a questo ambiente dai colori particolari e a diversi materiali, come il travertino o le perle di grotta.
Nella grotta di San Lucio c’è un microclima particolare, che permette l’affinamento del gustoso Formaggio di Grotta, duro come la roccia all’esterno, ma morbido all’interno, lo potete acquistare all’Infopoint all’inizio del percorso.
Il percorso termina ad un vecchio mulino, trasformato ora in ristorante, e da lì si risale incrociando le due casette che in futuro diventeranno il Museo dello Scalpellino, e già da metà mese verranno allestite mostre fotografiche.
La visita alle Grotte del Caglieron è gratuita e vi richiederà un paio d’ore, camminando con calma e scattando tutte le foto che volete.

Come vi dicevo, la Marca Trevigiana offre davvero molte possibilità di visita e svago: dalla storia con i castelli feudali e le città murate, alla natura e le escursioni nella foresta del Cansiglio, passando per gli itinerari enogastronomici con il pregiato Torchiato di Fregona.
Numerose sono le strutture ricettive pronte ad accogliere il turista, le informazioni sono semplici da reperire su internet, grazie a siti ben strutturati ed è possibile reperire tutte le informazioni presso i numerosi uffici turistici della zona; segnalo in particolare l’infopoint all’imbocco delle Grotte del Caglieron, gestito dalla ProLoco di Fregona.

 

 

0 pensieri su “Le Grotte del Caglieron

  1. Antonella dice:

    Quante cose meravigliose abbiamo in Campania!
    Queste Grotte sembrano incantevoli. Purtroppo, questa volta non avrò tempo per vistarle…ma la prossima volta non me le faccio scappare! 😀

  2. Daniela dice:

    Anch'io abito più o meno in zona (Belluno) e manco sapevo dell'esistenza. 5 minuti di vergogna per me. Va bene, programmerò a breve una gita!

  3. Agnieszka dice:

    In Veneto ci sono davvero tantissimi posti belli, questo mi sembra particolarmente interessante! Sempre di più mi stupisce che l'accesso a questi posti è gratuito, ma forse con la creazione del Parco qualcuno ci penserà a far pagare almeno un prezzo simbolico. La manutenzione e la promozione del percorso costano.

  4. Eleonora dice:

    Spettacolo! Adesso ho una coinquilina veneta che mi sta facendo notare che conosco ben poco dell'Italia e del Nord Est in particolare! Aggiunte alla lista di posti da visitare al rientro in Italia 🙂

  5. Silvia dice:

    Cavolo mi sono persa i dintorni, dopo le Grotte sono andata solo ai laghi di Revine.. il museo della Battaglia mi ispira tantissimo!! E pensare che da casa mia faccio prestissimo.. 🙂

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