Aosta è una città che si sta riscoprendo, che si può tranquillamente visitare in un giorno. E’ una città con una lunga storia, dall’epoca romana di Augusta Praetoria Salassorum. Anzi in realtà la sua storia inizia ancora prima, quando ci vivevano i Salassi.
Ad Aosta ci sono diverse cose da vedere, specialmente nel grazioso centro, ricco di scavi e costruzioni risalenti al periodo romano e al Medioevo.
Circondata dalle splendide vette più alte d’Europa e i numerosi castelli che la circondano, Aosta è la base ideale per visitare l’intera regione e permette di raggiungere in poco tempo sia gli impianti sciistici che i castelli della Valle d’Aosta.
Dopo il passato splendore, nel secondo dopoguerra Aosta rimase un po’ nell’ombra, quasi sopraffatta da altri poli d’attrazione della regione, ma negli ultimi anni la città ha riscoperto la sua bellezza e il suo prezioso passato.
Diverse zone della città sono state riqualificate e molti B&B caratteristici stanno nascendo, c’è una telecabina che in circa un quarto d’ora porta direttamente agli impianti sciistici di Pila e molto si sta facendo per mostrare ai visitatori gli spettacolari resti romani della città.
Diverse le opere e gli scavi in cantiere, ma anche così Aosta merita sicuramente una giornata!!
Aosta cosa vedere in un giorno
La città di Aosta si visita in un giorno, potete quindi organizzare un weekend visitando i dintorni come i castelli della Valle d’Aosta o le bellissime montagne della regione, perfette sia per gli sport invernali che per il trekking estivo.
Visto che Aosta è una città che si sta in questi anni attrezzando per mostrare e raccontare al meglio il suo patrimonio storico-culturale, vi coniglio di visitare Aosta con una guida, sicuramente vi verranno fornite molte più informazioni dettagliate, rispetto ai pannelli informativi, che sì, sono presenti, ma c’è ancora molto da fare per poter fornire informazioni complete al visitatore autonomo.
Sul sito del Turismo Valle d’Aosta trovate l’elenco delle Associazioni di Guide, in particolare vi segnalo A.G.T. e Aosta Welcome.
Tra le principali cose da vedere a Aosta va annoverata assolutamente l’Aosta romana, con la Porta Praetoria, principale accesso alla città, il teatro romano con la sua splendida facciata meridionale alta 20 metri, il Criptoportico Forense, seminterrato ed in buona parte visitabile.
Facciamo poi un salto nel Medioevo per visitare la Collegiata di Sant’ Orso, un luogo che tramanda leggende e tradizioni, e arrivare poi alla Cattedrale della città.
Arriviamo poi al periodo più vicino a noi con il Municipio e la Piazza della Repubblica con la sua lupa.
Arco di Augusto
La giornata ad Aosta può iniziare poco ad est dell’Arco di Augusto: qua si trova un Ponte Romano che una volta attraversava il torrente Buthier, ma che ora, a seguito di una grande inondazione, ha cambiato il suo corso e non scorre più in quest’area.
Il ponte è perfettamente allineato all’Arco di Augusto, costruito nel 25 a.C. in onore dell’imperatore Augusto che fondò la città conquistando il territorio dei Salassi.
Collegiata di Sant’Orso
Proseguiamo il nostro itinerario fino a poco prima di entrare nella Porta Praetoria, in Via Sant’Anselmo, dove si trova il borgo medioevale con la Collegiata di Sant’Orso.
Una piazzetta sulla quale si affacciano la Collegiata Romana dei Santi Pietro e Orso, il Priorato Rinascimentale, la Chiesa di San Lorenzo ora sconsacrata.
Qui sorge anche una torre campanaria di 46 metri, una volta usata come torre di guardia del Convento.
Entrando nel Chiostro, si possono osservare i capitelli sui quali son scolpite scene bibliche ed episodi della vita di Sant’Orso. La visita continua poi all’interno della Chiesa e giù nella Cripta.
Curiosità: Sant’ Orso e Aosta
Quella di Sant’Orso è una storia particolare, ricca di mistero e leggende.
Effettivamente non ci sono documenti che attestino l’esistenza storica di questo santo, il cuoi nome stesso è il nome di un animale.
Un animale, l’orso che da sempre è un simbolo di rinascita, di ritorno alla vita dopo il lungo letargo invernale. In una terra dove le credenze popolari erano più forti della religione imposta da Roma, una figura come Sant’Orso, raffigurato sempre con un uccellino sulla spalla, è molto probabilmente la personificazione cattolica di un qualcosa già esistente in precedenza, nei miti e nelle leggende locali.
Ma non è solo la figura dell’orso a rendere particolare questo luogo: sin dal periodo romano quest’area viene scelta come luogo di sepoltura, per la forte spiritualità che pareva emanare. Qui sorge anche un albero di tiglio, colpito da un fulmine, ma che continua ancora oggi a rifiorire ogni primavera, diventando così un simbolo visibile della forza di rinascita di questo luogo.
Altro elemento di interesse è il “quadrato magico” all’interno della Chiesa di Sant’Orso: un mosaico del XII secolo, racchiuso in una scritta palindroma, che in qualche modo pare rappresentare come tutto ruoti attorno al ciclo della vita, al Sole, a Dio.
E anche all’interno della cripta troviamo ancora simboli di rinascita: dalle finestrelle dove “dialogare” con l’aldilà, con i morti che qui sotto erano sepolti, fino al passaggio, “Musset”, un cunicolo sotto l’altare di Sant’Orso, attraverso il quale i fedeli passano il 1 Febbraio (anticamente il primo giorno di Primavera, giorno della rinascita).
Porta Praetoria
L’antica Porta Praetoria segna l’ingresso all’antica città romana, sicuramente il luogo più affascinante e assolutamente da vedere ad Aosta.
L’accesso orientale alla città è anch’essa allineata all’Arco di Augusto, immette sul Decumano Massimo ed era la porta di accesso principale, quella dalla quale si entrava in città arrivando da Roma lungo la via delle Gallie.
Originariamente composta da due arcate parallele, ciascuna con tre passaggi: i due laterali per i pedoni e quello centrale più ampio per i carri. Il solco della saracinesca che veniva calata la notte e parte del camminamento di ronda sono ancora visibili.
Lavori di recupero sono in corso per riportare alla luce il camminamento originale, posto più in basso rispetto al pavimento attuale, ma qualcosa è già visibile oggi.
Aosta Romana
Che per i romani Aosta non fosse solo una base militare, ma al contrario una città viva e ricca di nobiltà, lo si capisce dal suo teatro romano, che poteva ospitare circa 3/4000 spettatori.
L’esterno sobrio custodiva un interno brillante, con la pavimentazione dell’orchestra composta da colori brillanti, ancora in parte visibili.
Nei secoli, sul sito del teatro romano son state costruite case e i materiali sono stati riutilizzati (questo vale un po’ per tutta la città), ed è grazie al fascismo che vengono avviate opere di recupero del patrimonio romano. Il teatro è stato ricostruito quindi con gli stessi materiali, ed ora è un’area ad accesso gratuito dove d’estate si svolgono diverse manifestazioni, essendo una cornice estremamente suggestiva.
Proseguendo lungo le mura della città romana si arriva alla Torre dei Balivi, l’angolo nord-orientale della cinta, ex carcere, ora riconvertito in Conservatorio musicale.
Poco più avanti, svoltando sempre fiancheggiando la cinta muraria, si arriva al Monastero delle Suore di San Giuseppe. All’interno del monastero sono visibili resti dell’anfiteatro romano, che sorgeva proprio alle spalle del teatro.
Non siate timidi e suonate alle Suore, saranno ben liete di farvi fare un tour nel loro giardino mostrandovi i resti visibile e dandovi alcune informazioni. L’ingresso è gratuito, ma le suore sono poche e anziane, abbiate l’accortezza di far loro visita in orari consoni, evitando gli orari dei pasti.
Museo Archeologico di Aosta
Aosta è una città da girare a piedi, camminando all’aperto tra i suoi antichi resti. Ma tra le cose da vedere ad Aosta vi consiglio di inserire anche una visita al Museo Archeologico, che conserva un’esposizione sulla storia della città, oltre che diversi reperti archeologici. In alcuni punti ci sono finestrelle nel pavimento che permettono di vedere resti romani e parte della struttura della porta nord dell’antica città.
L’accesso è gratuito e quando l’ho visitato io c’era una mostra temporanea al piano inferiore, che mi ha permesso di vedere da vicino le mura romane.
Criptoportico Forense
Altra tappa imperdibile per la sua rarità è il Criptoportico Forense:un edificio seminterrato che in passato circondava l’area sacra del Foro. Il criptoportico probabilmente serviva da cornice ai due originari templi gemelli che sorgevano nell’area verde che ora vedete davanti all’ingresso. Si presume che il criptoportico venisse usato come passeggio nobile, riempito con statue ed epigrafi.
Cattedrale di Aosta
Proprio a fianco del criptoportico (e a dir la verità anche sopra la parte non visitabile di esso) sorge la Cattedrale, databile intorno al 400 d.C. nel cui sottotetto sono ancora visibili alcuni affreschi cinquecenteschi.
Sotto alla Cattedrale, in una zona del Criptoportico che viene aperta in occasioni speciali (ad esempio quest’anno è stata aperta in occasione delle Giornate FAI di Primavera) si trova anche l’antico fonte battesimale romano.
La Cattedrale viene rimaneggiata nel corso dei secoli: quasi completamente modificata intorno all’anno 1000, nel 1848 viene aggiunta una fronte neoclassica che richiama lo stile del nuovo Municipio.
Due passi per la città
Tornando sulla via che scende dal Museo Archeologico, si arriva alla Croce di Città, praticamente all’incrocio tra il Cardo ed il Decumano di Augusta Praetoria Salassorum.
Lo sapete che in questo punto, nel giorno del solstizio d’inverno, intorno alle 10.50 vedrete il sole sorgere dalle vette e illuminare perfettamente il Cardo? E’ seguendo questo asse infatti che la città è stata costruita….In questo video potete vedere questo spettacolo:
E ritornando verso oriente, lungo il vecchio Decumano, si arriva al Municipio in Piazza Chanoux. Nel 1839 Aosta non aveva ancora un Municipio, perciò si decise di costruirlo qui, a discapito della Chiesa di San Francesco, della quale ora non rimane più nulla, ma se prestate attenzione noterete una parte della Piazza leggermente rialzata: ecco, su quell’area una volta sorgeva la Chiesa.
Se ancora vi è avanzato del tempo, potete tornare verso la Croce di Città e proseguire nella stessa direzione fino a Piazza della Repubblica, dove troverete la lupa del periodo fascista che guarda verso la Francia mostrando i denti e la Ex Caserma Militare che diventerà la nuova sede dell’università.
Insomma, Aosta è una città perfetta di visitare in una giornata, girovagate poi per le sue viuzze ed entrate nei negozi di souvenir e di prodotti tipici. Il centro cittadino è tranquillamente visitabile a piedi e non correte il rischio di perdervi, si tratta di una città che rispetta ancora i principi dell’urbanistica romana, quindi troverete sempre un punto di riferimento che vi aiuterà ad orientarvi.
Vi ho evidenziato in rosa il percorso esposto, utilizzando la cartina scaricabile dal sito del Turismo della Valle d’Aosta, fatemi sapere se vi piace!
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Aosta ci è piaciuta tantissimo! Dico la verità, è stata un'escursione improvvisata, non eravamo per niente preparati a quello che avremmo visto, e infatti la città ha saputo davvero sorprenderci… la vista dell'anfiteatro con lo sfondo delle montagne innevate, chi se la scorda. Ho imparato tante cose leggendo questo post, la prossima volta che torno ad Aosta mi munirò di guida!
[Chiara]
Mi manca quasta parte dell'Italia: Aosta, poi, ho letto ingiro che è bellissima: ne avete parlato tutti con entusiasmo.
Bellissimo anche il tuo itinerario Michela.
E così posso festeggiare anche io l'onomastico hahahah!
Noeallora devo assolutamente andarci in pellegrinaggio.
Ora vado a dare un'occhiata alla leggenda che hai inserito nel link!
Ciao!
Daniela
Ciao Chiara, è vero Aosta è una città che sorprende…non essendo decantata come altre città, quando la si scopre si rimane sorpresi positivamente!
Ehehehe certo Aosta è tua proprio!! Se riesci ad andarci a fine gennaio per la fiera di Sant'Orso è il top poi 😀
Aosta è stupenda, grazie per il tour, la prossima volta che ci capito vado a colpo sicuro 🙂
Eh sì, è molto bella e ricca di storia!