Cosa vedere a Kumamoto

Visitare Kumamoto seguendo la storia e Miyamoto Musashi

Kumamoto non era una delle città più conosciute del Giappone fino all’Aprile 2016, quando divenne tristemente famosa per il forte terremoto che causò molte vittime, danni e la disastrosa rovina del Castello di Kumamoto, uno dei più belli e grandi del Giappone.

Questa terribile disgrazia è però stata in un certo senso una nota positiva per Kumamoto, che si è fatta conoscere al mondo intero anche grazie alla simpatia della sua mascotte Kumamon, il tenero orso nero con le guanciotte rosse. Kuma in giapponese significa Orso, ma la cosa curiosa è che il Kyushu, l’isola dove si trova Kumamoto, è l’unica isola del Giappone “continentale” dove non vivono orsi!!

Kumamoto è una città molto carina da visitare, ed è anche un’ottima base per visitare la prefettura, ricca di luoghi storici (legati a Miyamoto Musashi, il famoso ronin, o alla rivolta di Saigo Takamori) e naturali (come le numerose località termali e la caldera del Monte Aso).

Kumamoto è una città comoda, più economica di altre città giapponesi, con ottimo cibo ed una rete di autobus e tram molto capillare ed efficiente. Ah sì, i tram. Non è poi così comune trovarli ancora qui in Giappone, a Tokyo ne è rimasta soltanto uno ad esempio!

Il Kyushu è una zona molto diversa dall’Honshu (l’isola principale su cui si trovano Tokyo, Kyoto e le maggiori città turistiche). È molto più rurale, meno frenetico e i mezzi pubblici non raggiungono tutte le località. Dopo il terremoto del 2016, molte strade e ponti sono stati ricostruiti, anche se alcune zone più remote possono risultare meno accessibili rispetto alle grandi città. Credo che il turismo sia il miglior mezzo per sostenere la regione, in particolare il Castello di Kumamoto, il cui restauro è tuttora in corso.

Inoltre, a Kumamoto si trovano ben duu delle 9 statue di One Piece disseminate per la prefettura, zona natale di Eichiiro Oda, il creatore del famoso manga. Quella di Luffy si trova a pochi passi dal guardino Suizenji ed è facilmente raggiungibile con i mezzi, mentre quella di Tony Tony Copper è un po’ più fuori dal centro, davanti ai Zoological and Botanical Gardens. Inosmma, Kumamoto è un’ottima destinazione anche per gli appassionati di anime e manga e vi invito a visitare Kumamoto nel vostro prossimo viaggio in Giappone, magari avvalendovi del mio servizio di creazione itinerario personalizzato.

Cosa vedere a Kumamoto: statue di One Piece

Cosa vedere a Kumamoto

Kumamoto è un’ottima base di partenza per visitare i dintorni, tuttavia suggerisco di dedicare un paio di giorni alla città stessa.

L’attrazione principale è senza dubbio il Castello di Kumamoto, che dopo anni di lavori di ricostruzione ha finalmente riaperto parzialmente al pubblico. Ma ci sono anche tanti altri luoghi di interesse!
Il modo migliore per muoversi è utilizzare gli autobus: si sale dalla porta superiore, si ritira il biglietto con il numero della fermata e quando si scende si paga di fianco all’autista l’importo corrispondente visibile dallo schermo.

Castello di Kumamoto

Il Castello di Kumamoto era considerato uno dei castelli più grandi e belli del Giappone. Costruito nel 1607 da Kato Kyomasa, veniva considerato inespugnabile, grazie alla sua attenta costruzione ed alle sue particolari mura.

In questo enorme castello, trovò ospitalità anche Miyamoto Musashi, il famoso ronin che in queste zone trascorse la sua vecchiaia.

Dopo il terremoto del 2016, il castello ha subito ingenti danni, ma grazie a un lungo e meticoloso restauro, alcune parti sono state riaperte al pubblico. Oggi è possibile visitare la tenshu (torre principale), completamente ricostruita, e ammirare da vicino il progresso dei lavori di restauro ancora in corso.

Quando lo visitai la nel 2018 era possibile intravedere una parte della distruzione che il terremoto ha causato. I pannelli esplicativi mostrano anche fotografie del “prima” e vedere con i propri occhi questo disastro mi ha  fatto stringere il cuore.

Per avere una visione complessiva dell’area del castello, consiglio di salire all’ultimo piano dell’ufficio comunale, dal cui osservatorio si gode di una bella vista sopraelevata.
Nei pressi del Castello di Kumamoto, oltre ad alcuni templi, si trova anche Sakura no Baba Josaien, una zona commerciale che richiama l’atmosfera di una cittadina del periodo Edo. Vale la pena visitare il Museo WakuWaku Za che oltre ad spiegare con giochi divertenti ed interattività storia del Castello e la vita del Giappone del periodo Edo, mostra un video con le immagini del Castello prima del terremoto e subito dopo il disastro, mostrando gli interni ed i danni subiti.

Prezzo: 800yen adulti – 300yen studenti elementari e medie
Orari: 09:00- 17:00 tutti i giorni

Giardino Suizenji

Questo splendido giardino è annoverato tra i giardini più belli del Giappone e rappresenta le 53 stazioni della Tokaido, la famosa strada che durante il periodo Edo collegava la Capitale Edo (Tokyo) e Kyoto che tutti i lord feudali dovevano percorrere almeno due volte l’anno. Venne fatto costruire nel 1636 dal terzo degli Hosokawa come casa da the e relativo giardino. Nel 1878 vennero poi aggiunti il tempio shintoista ed il palco per il teatro Noh, dove ancora oggi in autunno e primavera è possibile assistere a rappresentazioni.
La scelta di questo luogo per la costruzione del giardino avvenne per le naturali fonti di acqua pura e limpida che arriva direttamente dal Monte Aso e si dice abbia effetti miracolosi come la longevità.

Il parco non è grandissimo, in un’oretta si riesce a visitarlo con calma, soffermandosi a contemplare il “Monte Fuji” attraversando lentamente i numerosi ponticelli e scattando tantissime foto a questo tranquillo e rilassante giardino nel cuore di Kumamoto.
Prezzo: 400yen
Orari: 07:30 – 18:00 tutti i giorni.

Cosa vedere a Kumamoto: Giardino Suizenji

I luoghi di Miyamoto Musashi

Miyamoto Musashi fu un Samurai che visse a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, già molto popolare in vita, si elevò a livello di leggenda nei secoli seguenti. Per la precisione più che un Samurai sarebbe meglio definirlo un Ronin, i così detti guerrieri onda, i guerrieri senza un Signore, che giravano il paese in cerca di ingaggi come mercenari, fama, oppure per compiere il loro percorso formativo fatto di addestramento, studio, duelli e zen. Un uomo di spada, ma anche un uomo di grande cultura quindi: scultore, pittore, poeta, progettista di giardini giapponesi e grande esperto di fortificazioni, che grazie alla sua imbattibilità raggiunse un’età avanzata (61 anni) cosa assai rara tra i Samurai. Arrivò a Kumamoto negli ultimi anni della sua vita, ospite di Tadatoshi Hosokawa all’interno del castello.
E’ proprio qui a Kumamoto, precisamente alla Reigando Cave immersa tra le montagne attorno alla città, che Musashi scrisse la sua opera più famosa “Il libro dei Cinque Anelli” un’opera di strategia militare e psicologica di grande attualità ancora oggi per la sua applicabilità nella vita quotidiana e lavorativa; in Giappone è studiata tutt’oggi in molti corsi universitari, e non solo storici, ma anche e soprattutto manageriali, psicologici e di coaching, oltre che ovviamente essere una sorta di libro sacro per tutti i praticanti di arti marziali, e in particolari quelli di spada giapponese (la scuola da lui creata Niten Ichi-Ryu esiste tutt’oggi ed è anche possibile fare un’esperienza di iaido con il 18° sensei di una delle famiglie che hanno ereditato questa tecnica).

Cosa vedere a Kumamoto: esperienza di Iaido

Reigando Cave

Dal centro di Kumamoto, prendendo l’autobus numero 6, si arriva ad un piccolo gruppo di case ai piedi del Parco Iwatonosato e del Monte Kinpu. Da lì una stradina si inerpica in salita attraverso i campi di riso, fino al piccolo villaggetto silenzioso sviluppatosi nei pressi del tempio Unganzenji.
Dopo aver pagato il simbolico ingresso di 100 yen, una piccola teca mostra alcuni oggetti legati a Musashi e alcune vecchie edizioni tradotte del Libro dei Cinque Anelli.
Il sentiero continua poi nel boschetto fiancheggiato dalle cinquecento statue di Buddha in pietra, fino ad arrivare alla grotta Reigando, un luogo da sempre considerato sacro per le strane e misteriose forme delle sue rocce, che da sempre l’hanno resa un luogo per le pratiche ascetiche.
Qui in questa grotta, Musashi visse i suoi ultimi mesi di vita, meditando in solitudine e scrivendo quelle che dovevano essere semplici istruzioni per i suoi allievi che li tramandarono poi fino a noi.

Parco Musashizuka

Ad una quindicina di minuti di treno dal Giardino Suizenji, uscendo un po’ dal centro turistico di Kumamoto, si trova invece il Parco Musashizuka, dove si trova la statua di Musashi la sua tomba.
Il Parco Musashizuka è un parco tranquillo, quasi un giardino di quartiere, con graziosi sentieri, molte panchine e praticamente nessun turista. E’ un luogo discreto e silenzioso, dove rendere omaggio al grande spadaccino intellettuale senza fretta e senza distrazioni, accompagnati solo dai propri pensieri e dal suono del ruscelletto che scorre nel parco.

Dove dormire a Kumamoto

Anche se volete fare escursioni nei dintorni, Kumamoto City è un’ottima base dove pernottare, essendo servita sia dagli Shinkansen che dall’aeroporto di Kumamoto. Se viaggiate in auto si trovano anche molti parcheggi a prezzi accessibilissimi. Noi, muovendoci con i mezzi pubblici abbiamo cercato una soluzione ideale che fosse vicina alla stazione dei treni, alle fermate degli autobus ed al Castello di Kumamoto e la via centrale dove cenare la sera.

Nel mio primo viaggio a Kumamoto ho trovato l’Hotel Hokke Club una soluzione perfetta, con anche la navetta per l’aeroporto che ferma proprio a 50 metri dall’hotel. Si tratta di una catena di Business Hotel, con stanze ampie, moltissimi servizi, ed anche un bagno pubblico dove rilassarsi dopo una giornata di cammino.
La stanza economy, con letti singoli (il letto matrimoniale è SEMPRE alla francese, ovvero una piazza e mezza!) era davvero molto spaziosa, con frigorifero a disposizione, ciabattine e yukata. I bagni sono esterni, ma pulitissimi e sempre liberi, lavanderia e vending machine sullo stesso piano del bagno pubblico (il bagno pubblico è tipo un onsen, ma con normale acqua riscaldata).
Con un piccolo supplemento si può avere una splendida e super abbondante colazione a buffet, con diverse specialità locali come zuppe, pesce grigliato, frutta, ecc..

Nel secondo viaggio, per lavoro, sono stata invece all’Kumamoto Hotel Castle, un ottimo hotel con vista sul castello di Kumamoto e camere davvero spaziose, anche se forse un po’ datate. Per chi cerca una sistemazione elegante, con interni in legno e dal design Giapponese, l’Omo5 Kumamoto by Hoshino Resort è in un’ottima posizione e due passi dal castello, proprio nella shotengai, la via commerciale ricca di ristoranti e negozi.

Kumamoto ha vissuto momenti difficili, ma è una città che ha saputo rialzarsi con orgoglio. Oltre al castello e ai suoi giardini, qui si respira la storia dei samurai, si scoprono angoli inaspettati legati ai manga e si assapora l’ospitalità tipica del Kyushu. Se cercate un’esperienza autentica in Giappone, Kumamoto merita senza dubbio un posto nel vostro itinerario!

Ringrazio Roby per la co-scrittura di questo articolo per quanto riguarda le informazioni relative a Miyamoto Musashi

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