Itinerario Filippine

Capodanno nelle Filippine – Itinerario a Pintuyan, Bohol e Panglao

Così come il primo viaggio nelle Filippine, anche il secondo è avvenuto quasi per caso, quando ci siamo resi conto dei giorni di ferie aziendali a cavallo di fine anno e che i voli per Cebu costavano meno dei treni per Kyoto! E così, senza esitazioni, siamo tornati nuovamente nelle Filippine che tanto abbiamo amato nel primo viaggio, questa volta volando su Cebu ed andando alla scoperta di Bohol e Panglao.

L’idea iniziale era quella di visitare Cebu, famosa per le sardine di Moalboal e per gli squali balena di Oslob, proseguire poi per Bohol con le sue colline di cioccolato ed i tarsi e finire con qualche giorno di mare sull’isoletta di Panglao. Poi però, mi sono informata sulla situazione degli squali balena a Oslob e decisamente non è un posto etico che voglio finanziare con la mia visita. Sovraffollato, pieno di barche di turisti che si contendono lo spazio attorno a questi poveri animali, attirati qui dai pescatori che dallo loro cibo per garantirne la presenza, modificando così l’equilibrio naturale e le loro rotte migratorie. Decisamente non in linea con quello che per me è un turismo sano ed etico.
Così, mentre cercavo alternative per nuotare con gli squali balena, ma in modo più sostenibile, ho scoperto Pintuyan, nel Southern Leyte, ed abbiamo deciso di avventurarci lì, nonostante la consapevolezza che qui non saremmo stati certi di vedere questi incredibili animali.

Bohol

E così il nostro itinerario di una settimana nelle Filippine per Capodanno è diventato Pintuyan – Bohol – Panglao, con Cebu utilizzata solo come base per l’aeroporto.

Capodanno nelle Filippine – il mio itinerario di una settimana

Avendo una settimana a disposizione, abbiamo organizzato l’itinerario in modo circolare, con arrivo e partenza dall’aeroporto di Cebu dove arrivano voli diretti da Tokyo con Cebu Pacific, e in modo da essere a Panglao la notte di Capodanno, giusto per essere un po’ in mezzo alla festa per il nuovo anno sulla spiaggia di Alona Beach.

Giorno 0 – arrivo a Cebu

Partenza dopo il lavoro, arrivo verso l’1 di notte e transfer in hotel per qualche ora di sonno.

Giorno 1 – trasferimento a Pintuyan

Un trasferimento che praticamente dura tutto il giorno, con prima il traghetto per Hilongos, poi il bus locale fino a Sogod ed infine le ultime due ore di van fino a Pintuyan, dove arriviamo in serata nell’unica guesthouse del paese, da dove il proprietario insiste per accompagnarci con il suo TukTuk a cenare in un localino sulla spiaggia dove dei local stanno festeggiando. Buon cibo, piedi nella sabbia e l’immancabile karaoke filippino.

Giorno 2 – Pintuyan

Oggi è quello che dovrebbe essere il grande giorno dell’uscita in barca per nuotare con gli squali balena. Sebbene siamo qui durante la stagione del passaggio di questi animali, il giorno prima ha piovuto molto, e anche la mattina fa qualche goccia, che dispere quindi il plancton e ahimè non abbiamo la fortuna di trovare squali balena in zona durante le 3 ore di barca. Scopriremo poi che poco dopo il rientro in porto, ne è stato avvistato uno a breve distanza dala riva…che sfiga maledetta!

Delle info sugli squali balena e come arrivare a Pintuyan ve ne parlerò a breve in un post dedicato.

Pintuyan Whale Sharks

Giorno 3 – Spostamento a Bohol

Sveglia ben prima dell’alba per prendere il van fino al porto di Bato da dove partono i traghetti per Bohol. Siccome però arriveremo al porto di Ubay che è quello meno turistico e più distante dalle attrazioni principali e da Panglao, decidiamo di prenotare un auto privata che ci porta in giro per tutta la giornata, facendoci visitare le tappe più famose di Bohol, come le Chocolate Hills e il Santuario dei Tarsi, prima di accompagnarci al nostro ecolodge sul Fiume Loboc dove facciamo un’escursione in Kayak sul fiume al tramonto e pagaiamo nel buio per vedere le lucciole. Un’esperienza emozionantissima e anche di questa esperienza ne scriverò a breve.

Giorno 4 – Spostamento a Panglao

E’ il 31 Dicembre e raggiungiamo l’isoletta di Panglao, collegata a Bohol tramite due ponti. Iniziamo ad esplorare l’isola e le sue spiagge, poi pisolino per prepararci a passare la serata in attesa dell’inizio del 2025.
Sicuramente la spiaggia di Alona è il “Place to Be” se si vuole aspettare il countdown insieme a tanta gente, musica sulla spiaggia e fuochi d’artificio. Noi dopo diversi anni in cui abbiamo passato il Capodanno in Giappone, quindi senza fuochi d’artificio e con festeggiamenti molto sobri ed intimi, sentivamo proprio la voglia di iniziare l’anno con più movimento, ma senza strafare e aspettare la mezzanotte ad Alona Beach, seduti in riva al mare con un cocktail in mano, con la musica dei locali e il via vai di gente, è stato esattamente ciò che volevamo!

Loboc River kayak

Giorno 5 & 6 – Panglao

Iniziamo l’anno sdraiati su spiagge bianchissime e nuotando in acque cristalline, mangiando in spiaggia e facendo un’escursione in barca (che non mi ha entusiasmato). L’atmosfera è molto più “cittadina” e meno selvaggia rispetto a El Nido, ma se si cerca il totale relax su spiagge bellissime, Panglao è la destinazione perfetta.

Leggi anche: Bohol e Panglao, due isole da visitare nelle Filippine

Giorno 7 – Escursione a Pamilacan Island e rientro a Cebu

Essendo che il nostro volo di rientro da Cebu è all’alba del giorno successivo, abbiamo una mezza giornata abbondante da passare ancora a Panglao e la mattina facciamo un’escursione a Pamilacan Island, una stupenda isola a poco più di un’ora di barca da White Beach. A Pamilacan Island ho fatto probabilmente lo snorkeling più bello in assoluto, su una barriera corallina stupenda, tra mille pesci colorati e tartarughe marine, dove abbiamo anche visto un walo-walo, il temibile serpente acquatico super velenoso!
Raggiungiamo poi il porto di Tagbilaran per prendere il traghetto per Cebu.

Leggi Anche: Viaggio nelle Filippone – itinerario a Palawan

Itinerario Filippine - Alona Beach

Itinerario a Pintuyan, Bohol, Panglao- costi & informazioni

Nonostante questo secondo viaggio nelle Filippine sia stato nel periodo di Capodanno, i prezzi erano comunque contenuti, anche se purtroppo essendoci mossi tardi, molte strutture erano già sold-out. Abbiamo trovato turisti, soprattutto koreani e giapponesi a Alona Beach e diversi occidentali a Bohol, ma non abbiamo mai trovato troppa gente o situazioni di affollamento. Le Filippine probabilmente sono ancora una meta poco conosciuta dal turismo di massa, ma zone come Panglao sono decisamente pronte ad accogliere i turisti e non troverete grandi problemi decidendo di viaggiare qui. Come scrivevo nelle riflessioni dopo il mio primo viaggio nelle Filippine, tutto è ottimamente organizzato dal punto di vista turistico e dei servizi, anche se a Panglao ho ahimè avuto a che fare con “tourist trap” per quanto riguarda le escursioni, problema ahimè molto diffuso e che fa imbestialire non poco i pescatori del luogo…vi racconterò meglio nell’articolo su Panglao.

Alloggi

Avendo deciso questo viaggio a fine Ottobre, alcune sistemazioni erano già sold-out, soprattutto a Panglao dove abbiamo trascorso proprio i primi giorni dell’anno. Tuttavia sono generalmente soddisfatta delle sistemazioni prenotate e mi sento di consigliarvele tutte!

  • Cebu: qui avevamo bisogno solo di un appoggio per trascorrere qualche ora di sonno all’arrivo (saremmo atterrati dopo l’una di notte) e prima della partenza (volo alle 6 del mattino) e quindi ci interessava una sistemazione vicina all’aeroporto, con possibilità di check-in e check-out notturni e possibilimente con navetta aeroportuale gratuita. Il Vivien’s Hotel si è rivelato perfetto, spazioso, con box doccia e amenities a disposizione. Inoltre dal mattino presto c’è anche inclusa una semplice colazione a buffet con uova, riso e frutta. Meno di 30€ a notte.
  • Pintuyan: D&G Transiet House è praticamente l’unica soluzione a Pintuyan! Stanza semplice, con un solo tavolo per appoggiare le cose e bagno semplice con doccia sopra il wc che ha praticamente solo acqua fredda (ma ci sta, siamo in un paesino super local!). I proprietari sono super gentili e al piano terra hanno un piccolo ristorantino dove si può fare colazione o richiedere un pasto per pranzo o cena. Non c’è un vero e proprio menu….in genere vi chiedono che piatto flippino volete o vi dicono cosa stanno cucinando per sè stessi.
    Noi abbiamo fatto colazione, pranzo e cena lì, sembre mangiando quello che c’era, ed abbiamo sempre mangiato squisitamente e per pochissimo. Il loro chicken adobo è probabilmente stato il più buono mai mangiato! Circa 20€ a notte.
  • Bohol: credo proprio che scriverò un post dedicato all’esperienza al Water to Forest Ecolodge perchè abbiamo veramente amato questo ecolodge sulle rive del fiume Loboc. In fondo alla strada di un piccolo villaggio super local, con edifici palafitte praticamente senza pareti, ma chiusi solo da tende. Niente aria condizionata, ma ci sono i ventilatori che funzionano anche dopo l’interruzione di corrente notturna, circondati da i suoni della natura (protetti da una zanzariera attorno al letto). Servizi in comune e possibilità di organizzare uscite in SUP e Kayak, oltre ad altre escursioni. Una vera immersione nella natura che personalmente ho amato ancora di più del The Isla Experience di El Nido, che per quanto simile nel concetto era forse relativamente più “turistico”. Anche qui, pasti esclusi, ma c’è il cafè dove ordinare colazione, pranzo e cena. Prezzi un po’ più alti, ma gusto ottimo e porzioni abbindanti. Poco più di 25€ a notte.
  • Panglao: questa tappa è sicuramente la più turistica di questo itinerario e per di più abbiamo passato qui i giorni di Capodanno, quindi molte strutture non avevano più disponibilità. Inoltre, preferivo evitare Alona Beach, ma poter comunque raggiungere la spiaggia a piedi. Fortunatamente abbiamo trovato posto al D&B Bluestar Beach Resort, che nonostante il nome, è un normale hotel con stanze abbastanza spaziose, zona doccia separata del resto del bagno e terrazza o portico esterni, un po’ stile appartamento al mare, ma senza la cucina!
    Proprio sulla spiaggia, c’è anche un piccolo giardino con amache e sdraio sotto le piante per chi preferisce stare all’ombra. La colazione è inclusa ed a richiesta cucinano anche piatti per pranzo e cena, ma onestamente il gusto era decisamente scarso. E’ possibile noleggiare i motorini e organizzare escursioni. Decisamente la sistemazione più cara, circa 60€ a notte, ma ci siamo stati dal 31 Dicembre al 3 Gennaio.

    Itinerario Filippine _ Pamilacan Island

Trasporti

  • Volo: da Tokyo ci sono voli diretti e volando con compagnie low cost come la Cebu Pacific, un volo a/r costa quanto di uno shinkansen a/r Tokyo-Kyoto! Noi abbiamo pagato meno di 200€ prenotando a fine Ottobre per fine Dicembre.
  • Traghetto Cebu – Hilongos: trovare le informazioni online sui traghetti non è stato semplicissimo! Molti siti non sono aggioranti ed è praticamente impossibile prenotare un biglietto online. In genere occorre andare al porto o a uno degli uffici delle varie compagnie sparsi nelle Filippine, ma arrivando noi in piena notte, l’unica cosa che abbiamo potuto fare è stata recarci al porto un paio d’ore prima della partenza, e prendere i biglietti. Per convenienza di orario, noi abbiamo preso il traghetto delle 11:00 con Robble Shipping ed erano rimasti solamente i posti seduti, più economici, per 750 pesos a testa, al quale vanno aggiunti 150 pesos di tassa di accesso al porto. Circa 5 ore e mezza dopo siamo arrivati a Hilongos.
  • Traghetto Bato – Ubay: in questo caso, siamo arrivati al porto con largo anticipo e preso il primo traghetto in partenza a 8:30 che sarebbe arrivato ad Ubay poco dopo le 10. La compagnia era la Mama Mary Sea Transport ed anche qui abbiamo pagato 750 pesos a testa più 150 pesos di accesso al porto.
  • Traghetto Bohol – Cebu: questo è l’unico traghetto che siamo riusciti a prenotare online e pagare quindi con carta, acquistando il bigletto per la Ocean Jet tramite Klook per 870 pesos a testa per il posto esterno. Le partenze sono frequenti, circa una ogni ora, e la traversata dura un paio d’ore circa. Ci sono poi da aggiungere i soliti 150 pesos  di accesso al porto.
  • Bus Hilongos – Sogod: a bordo del traghetto per Hilongos, c’è il banchetto dove prendere i biglietti del bus dal porto di arrivo a Sogod. Il costo è di 150 pesos a testa e la durata del viaggio è circa 1 ora e mezza.
  • Van Sogod – Pintuyan: da Sogod partono frequenti van condivisi che in circa un’ora e mezza raggiungono Pintuyan, perciò basta aspettare al terminal e pagare direttamente all’autista del primo van che arriva. Se non siete certi che un certo van vada a Pintuyan, vi basta chiedere direttamente all’autista. 100 pesos a testa.
  • Van Pintuyan – Ubud: per questo trasferimento ci siamo affidati all’hotel di Pintuyan e il proprietario ha prenotato per noi il van condiviso che alle 4 di mattina ci ha raccattati davanti all’hotel e ci ha portati fino al porto di Ubud in poco più di due ore per 200 pesos a testa.
  • Auto con autista: dopo molte ricerche, ho trovato su Facebook l’azienda di Albert che ci ha offerto il miglior prezzo e il bravissimo autista Joseph ci ha dato anche ottimi consigli su dove mangiare, sulle tempistiche ed è stato super disponbile. Ci è venuto a prendere al porto di Ubay, ci ha fatto visitare Bohol e portati poi all’ecolodge e la mattina successiva ci ha portati da poi a Panglao, anche qui con alcune tappe lungo il percorso. Totale per un giorno e mezzo 6,500 pesos, un po’ sopra il nostro budget, ma il noleggio auto con pick-up ad Ubud ci sarebbe costato 5,500 pesos per un solo giorno!

Itinerario Filippine

Attività & Escursioni 

Escursione per vedere gli squali balena: per prenotarla, basta recarsi all’ufficio turistico al comune di Pintuyan il mattino stesso. L’escursione in barca dura 3h ed ha un costo di 1,700 pesos per barca (max 3 posti), guida e spotter, più 250 pesos a persona di tassa di conservazione. Se volete noleggiare maschera e pinne, aggiungete 300 pesos. Non c’è rimborso in caso di mancato avvistamento degli squali balena.

Kayak sul fiume Loboc: prenotata direttamente tramite il Water to Forest Ecolodge, abbiamo scelto l’uscita più lunga, di 3 ore, in cui si risale il fiume Loboc per ammirare il tramonto e poi si ridiscende fino al punto di osservazione delle lucciole quando viene buio. Una delle esperienze più belle mai fatte, costo 1.100 pesos per kayak dato che purtroppo abbiamo dovuto usare i kayak singoli essendo che quelli doppi erano già stati prenotati (altrimenti sarebbe stato un totale di 1.900 pesos).

Escursione a Balicasag: escursione prenotata tramite l’hotel a Panglao, con barca privata, per 2.500 pesos. In aggiunta, 300 pesos a testa di tassa di accesso e 150 pesos se serve noleggiare maschera e boccaglio.

Escursione a Pamilacan: qui avevamo negoziato un prezzo totale di 3.000 pesos inclusi tassa di ingresso contrattando con i venditori ad Alona Beach. Purtoppo però al mattino dopo la barca non si è presentata e quando finalmente il nostro contatto ci ha risposto, ci ha detto che la barca era in ritardo per la bassa marea, ma dopo un’ora di attesa e nessuno in arrivo, abbiamo cancellato l’escursione e insistito per riavere il deposito lasciato, con tanto di intervento della polizia, come da consiglio dei pescatori locali imbufaliti quanto me per il pessimo comportamento di questo soggetto, che pare essere uno dei tanti che cercano di fregare i turisti ad Alona. Sempre grazie a questi pescatori di White Beach, siamo riusciti a trovare una barca che ci ha accompagnato a Pamilacan per 2.000 pesos, al quale abbiamo aggiunto i 250 pesos a testa di tassa di ingresso alla riserva, i 600 pesos totali per la guida snorkeling e i 150 pesos per il noleggio maschera e boccaglio.

Il noleggio del motorino a Panglao ci è costato 50 pesos ogni 24 ore, mentre le spese per il cibo abbiamo speso dai pochi euro per i posti più local e meno di 20€ per un’ottima grigliata a base di pesce ad Alona Beach.

I prezzi sono stati allineati con quelli dello scorso itinerario a Palawan, dove Panglao come El Nido generalmente un po’ più cara, mentre altre tappe e posti più local decisamente super economici.

Itinerario Filippine - Panglao

Questo secondo viaggio non sarà certo l’ultimo nelle Filippine, ci sono ancora tanti posti che vogliamo vedere e amiamo particolarmente questo paese. Inoltre, sto valutando in futuro di aprire le consulenze anche per i viaggi nelle Filippine, oltre che per i viaggi in Giappone, visto che sto approfondendo sempre di più la conoscenza di questo paese….Stay Tuned!

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