La Valtellina d’inverno

La Valtellina d’inverno è qualcosa di magico.
Mi ha fatto riscoprire l’amore per la montagna. Soprattutto per la montagna invernale. Che io, con il freddo e con la neve, non è che ci vada proprio d’accordo.

 Saranno state le splendide giornate di sole, sarà stata la neve fresca in quota, sarà stato il cibo abbondante o la splendida compagnia del gruppo #inLombardia365, saranno state le calde acque termali di Bormio o sarà stato il miscuglio di tutte queste cose, ma insomma, la Valtellina mi ha fatto fare pace con la montagna.
Non è che io ci abbia mai davvero litigato, anzi. Da piccola ci andavo spesso, poi qualche weekend con le gite di paese, ho trascorso anche il Natale un paio di volte in montagna con Roby. Ma non mi son mai alzata al mattino dicendo “Uffa, quando andiamo in montagna?”.

E invece in questi tre giorni ho zompettato felice nella neve, sprofondando fino ad inzupparmi le calze, ho scattato centinaia di foto in “bianco e azzurro”, mi son ghiacciata le mani per lanciare in aria palle di neve ed ho persino guidato una motoslitta.
Ho provato pure a pedalare sulla neve con la fat bike, ma evitiamo commenti sulle mie abilità di ciclista.
Sono tornata a casa con il sorriso stampato sul volto, il corpo rinvigorito dalle attività sportive e dalle cure termali, lo stomaco pieno e i paesaggi innevati impressi negli occhi.
Ne voglio scrivere, parlare, raccontare. Voglio tornare in montagna, sentire il freddo che mi pizzica il naso per poi lasciar spazio al tepore accogliente della baita.
Voglio dover indossare gli occhiali da sole per combattere il riverbero e riempirmi le labbra di burrocacao per non screpolarmele. Voglio sentire le dita delle mani e dei piedi congelarsi, per poi riprendere sensibilità in una vasca di acqua bollente. Voglio stare all’aria aperta, a fare sport, a osservare immobile i riflessi del sole sulle montagne, specialmente quando gioca con le nuvole o cala dietro alla cima…

La giornata passata alla Ski Area Valmalenco è stata incredibile: la salita con la Snow Eagle, la cabinovia più grande d’Europa, ci ha portati in quattro minuti a oltre 2000 metri, su una incredibile terrazza panoramica a strapiombo sulla vallata.
Da lì, ci si è aperto un mondo innevato, fatto di piste da sci, seggiovie, snow park, piste di discesa, sentieri nel bosco e rifugi goderecci e panorami mozzafiato.
Ho riso, ho scattato, ho ammirato gli sciatori dall’alto di una seggiovia, mi sono sdraiata a prendere il sole, ho mangiato una quantità esagerata di prelibatezze della Valtellina. E poi sono andata a rilassarmi nella spa dell’hotel, un vero toccasana dopo una giornata sulla neve.

La Valtellina rilassa corpo e mente…e se ci si immerge nelle calde acque termali di Bormio, la rinascita è completa!
Ai Bagni Nuovi mi sono immersa in tinozze bollenti, nuotato in piscine fumanti, depurato la pelle con fanghi e saune, provato docce emozionali e idromassaggi.
Ho anche migliorato la circolazione sanguigna grazie al percorso kneipp (che io adoro, nonostante il pezzo di acqua gelida) e all’immersione nella vasca ghiacciata. E per purificare anche l’organismo e rilassare la mente, non c’è nulla di meglio di passare del tempo nelle avvolgenti sale relax, sorseggiando una tisana bollente o della dissetante acqua aromatizzata.

Ma è a Madesimo che ho scoperto l’anima delle montagne innevate….quella lontana dalle piste affollate di patiti dello sci (no, non mi vedrete MAI con gli sci) e dalle famigliole emozionate per la prima discesa dei loro bambini. Una gita in motoslitta mi ha portato in mezzo a paesaggi naturalmente innevati, dove il rombo del motore rimbomba nel silenzio assoluto e quando ti fermi una sensazione di calma ti avvolge, sei in pace con il mondo.
Mi sono connessa con la montagna, ammirando quel paesaggio intatto, libero dall’uomo, dominato dalla natura. Bianco a perdita d’occhio e vette silenziose. Ora capisco perchè gli alpinisti amano queste montagne….

E non dimentichiamoci del cibo. In montagna si mangia bene, questo si sa. Ma in Valtellina è un tripudio di piatti corposi e saporiti, non solo pizzoccheri, ma brasati, polenta, formaggi ed affettati.
Impasti di grano saraceno, carni rosse, confetture delicate e lei: la bresaola della Valtellina.
L’ho mangiata tutti i giorni (più volte al giorno, anche a colazione, lo ammetto) e potrei vivere mangiandola ogni giorno.
Dolci di mele, vino rosso, il Braulio…dall’antipasto al dolce, la Valtellina ti riempie la pancia, oltre al cuore e all’anima.

La Valtellina mi ha fatto riscoprire la montagna. Mi ha fatto rivivere vecchi ricordi. Mi ha coccolata. Mi ha regalato nuove esperienze e adrenalina. Mi ha scaldato il cuore e mi ha riempito la pancia.
La Valtellina è così, sorridente ed accogliente, pronta a farti innamorare.

8 pensieri su “La Valtellina d’inverno

  1. I viaggiascrittori dice:

    Bellissimo, Michi <3 Le tue parole mi hanno riportato proprio lassù, nel nulla che è un tutto di Madesimo, nelle tinozze fumanti. E' stato davvero bello poter vivere questa esperienza insieme, perché ci ha dato tanto e, parlandone, possiamo dare tanto ad altri. Un bacione 🙂

    Chiara

  2. Michela Figliola dice:

    Grazie Chiara! Sì è stata proprio una bella esperienza e non vedo l'ora di continuare a raccontarne e leggere anche i vostri post!!
    Un abbraccio (e fammi sapere come va il colloquio…il contatto che ho lavora in tutt'altro ramo)

  3. UrsaMinor dice:

    Ahh ecco allora ti avevo riconosciuta nelle foto e nel video di Chiara&MArco 😀
    Che esperienza fantastica che avete descritto ragazzi! Questi posti sono da incorniciare esattamente come hai fatto in foto! 😉
    Buon fine settimana!

  4. Pietro Nikolajevic dice:

    Che meraviglia! A dire il vero pure io non amo andare in montagna d'inverno, odio le basse temperature! D'estate invece l'adoro, è rilassante!
    Che bella zona che hai visto 🙂
    Ultimamente sono andato pure io, in Val d'Aosta.. precisamente in Val d'Ayas, vicino a Champoluc.
    Le terme sono uno spasso, soprattutto le piscine esterne con vista sui monti innevati!

  5. Roberta dice:

    Ma che bello! Mi hai fatto immergere nell'atmosfera frizzantina della montagna d'inverno. Vorrei provare anche io la fat bike ma già so che finirei dritta nella neve.

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