Visitare Okinawa: Nuotare con le tartarughe a Zamami Island

Okinawa è un vero Paradiso, ricco di storia, cultura e splendide spiagge.
Da anni non facevo una vacanza nel senso stretto della parola…i miei ultimi viaggi son sempre stati tour-de-force che lasciavano ben poco spazio al relax. Così quest’anno, ci siamo voluti concedere un po’ di riposo e dopo aver girato in lungo e in largo l’Isola principale di Okinawa, sulle tracce della Seconda Guerra Mondiale e la terribile Battaglia di Okinawa, abbiamo optato per trascorrere qualche giorno a Zamami, nelle isole Kerama e realizzare una delle #100cosedafareprimadimorire alle quali tenevo di più: nuotare con le tartarughe marine.

Le Isole Kerama erano già nell’elenco delle cose da visitare in questo viaggio, essendo raggiungibili comodamente con il traghetto da Naha, senza la necessità di prendere l’aereo, come invece accade per visitare Ishigaki, ma la scelta di fare base a Zamami Island è stata dettata in buona parte per la presenza delle tartarughe.
Zamami è un’isola con un perimetro di soli 24km, per la maggior parte disabitata e ricoperta dalla giungla tropicale. Un’isola dai ritmi lenti, che si svuota dopo l’ultimo traghetto del tardo pomeriggio.
A Zamami si conoscono tutti, e capita che in un giorno di festa tutti si raccolgano al porto, per assistere ad una specie di regata in abiti tradizionali, e la sera cenino tutti insieme al tempio shinotista, con un cartello che limita l’accesso ai soli residenti. Zamami è così, un’isoletta che accoglie il viaggiatore di passaggio, ma che mantiene intatte le sue tradizioni, una comunità forte e fiera della sua storia di porto tranquillo, tappa fondamentale per le antiche navi dei mercanti cinesi nei giorni di tempesta.

Isola di Zamami Okinawa

 

Isole Kerama, il mare più bello di Okinawa

Le isole Kerama sono un complesso di isole raggiungibili in un almeno un’ora di traghetto da Okinawa.

Spiagge bianche, acqua cristallina e una vastissima quantità di pesci e coralli, fanno di queste isole un vero Paradiso per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling, ma sono anche una meta perfetta per chi cerca una natura incontaminata dove trascorrere giorni di relax nuotando in un mare splendido e osservando miriadi di stelle nel limpido cielo notturno lontano dall’inquinamento luminoso delle città della costa di Okinawa.

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L’isola abitata più grande delle Kerama è Zamami, famosa anche per la presenza delle tartarughe marine che popolano il tratto di mare di Ama Beach, ed è spesso meta per le gite in giornata da Naha, la capitale di Okinawa.
 

Il paese di Zamami è un piccolo centro vicino al porto principale, dove una stretta via è la strada principale del paese che va dal porto alla scuola, passando per il Municipio e i due piccoli supermercati. Una via laterale porta alla Posta e al Medico ed è lungo queste due strade che si affacciano quasi tutte le guest-house ed i ristoranti.
Piccole stradine portano alle abitazioni e ai diving center, per poi dissolversi nella fitta foresta tropicale che avvolge l’isola….due strade più larghe escono dal paese, una che si inerpica sulla collina, per raggiungere punti d’osservazione magnifici, uno dei quali particolarmente apprezzato in inverno per l’osservazione delle colonie di megattere che transitano nella baia nord di Zamami, l’altra che costeggia il mare verso le due spiagge, Ama Beach e Furanzami Beach, ed è la strada più frequentata dell’isola, sulla quale di giorno transitano le poche decine di persone, le biciclette noleggiate e le rare macchine degli abitanti che si spostano per svolgere le loro mansioni quotidiane.
Di fronte all’isola di Zamami ci sono 3 isole disabitate, Gahi Island, Agenashiku Island e Amuro Island, le cui acque sono ricche di peschi (specialmente le prime due) e sono raggiungibili esclusivamente con tour in barca.
Quest’area fa parte del Keramashoto National Park insieme alle vicine Aka e Geruma, raggiungibili in 10 minuti di traghetto. Purtroppo però, avendo dovuto lasciare Zamami in anticipo per l’arrivo del tifone, non siamo riusciti a visitare queste due splendide isole, abitate anche da cervi selvatici che si possono incontrare facilmente.

Dove dormire a Zamami

Sull’isola di Zamami ci sono diverse guesthouse, in genere piuttosto semplici e spartane, un mood perfettamente in armonia con il posto: un’isoletta lussureggiante in mezzo all’oceano!
Ci sono abbastanza sistemazioni per le dimensioni dell’isola, ma non stiamo parlando di numero esagerato di posti letto, quindi è consigliato muoversi con largo anticipo se volete essere certi di poter trovare una sistemazione.

Noi abbiamo optato per una stanza privata alla Guesthouse Iyonchi, semplice ma molto pulita e con personale molto gentile. Lo spazio in terrazza poi è molto piacevole per una partita a carte o un po’ di vita lenta respirando quella tipica atmosfera da pomeriggio di vacanza…

Altre sistemazioni che segnalo sono  Shima Stay holoholo e Yenn’s Marina Inn Zamami Condominium.

isola di Zamami

Nuotare con le tartarughe marine a Zamami

Zamami ha due spiagge, Ama Beach e Furuzamami Beach (in realtà ce n’è una terza, proprio alla fine della strada che porta alla punta orientale dell’isola, ma è una spiaggia non segnalata sulle mappe turistiche).
Furunzamami Beach è una spiaggia bellissima, con due stelle della Michelin Green Guide Japan, attrezzata con ombrelloni e sdraio e diversi piccoli ristorantini. Ci siamo passati solamente di sfuggita purtroppo, anche qua il tifone e un improvviso acquazzone pomeridiano hanno sconvolto i nostri piani, riducendo praticamente della metà i nostri giorni sull’isola.
Tuttavia non mi lamento, Ama Beach è una meraviglia ed è l’unica spiaggia dell’isola dove si riesce a nuotare con le tartarughe marine.
Nuotare con le tartarughe era una delle mie #100cosedafareprimadimorire, un sogno che avevo da tanto tempo e poterlo realizzare così, con naturalezza, nel loro ambiente naturale è stata una vera e propria emozione.
 

Tu sei lì che nuoti con la tua maschera e boccaglio, osservando la miriade di pesci che ti nuotano attorno, alcuni addirittura ti seguono proprio in banco – mettendo pure una certa ansia a dire il vero – e se tendi la mano si avvicinano a mordicchiare le dita (e un ardito pesciolino pure la mia chiappa -.-“), e ad un certo punto la vedi lì, che bruca le alghe sul fondo marino.

Placida, silenziosa, lenta. Scivola in avanti, senza preoccuparsi di essere osservata, fino a quando inizia a nuotare, graziosa, verso la superficie. Le zampe si muovono in una danza ipnotica, a volte compie dei giri, si avvicina, svolta, si allontana e poi su, un respiro profondo, per prendere aria. Una, due, tre volte…ogni tartaruga sceglie il suo respiro.

E tu se lì, incantato ad osservare questa magia.

Poi, sempre fluttuando leggera nell’acqua, torna giù, e riprende il suo spuntino.
Le più piccole sono un po’ timide, si lasciano osservare da pochi intimi, a debita distanza, allontanandosi quando necessitano di respirare.
Le più grandi invece sono più audaci, lasciano che gli ci si avvicini, senza fare movimenti bruschi stando attenti a non sollevare la sabbia, ti seguono curiose con lo sguardo, a volte si avvicinano spontaneamente, o forse semplicemente vogliono andare in quella direzione e se ne infischiano del fatto che ci sia tu di mezzo!
Dopo un po’ che si osserva una tartaruga si entra quasi in sintonia, la tartaruga si abitua all’osservatore..tanto da praticamente nuotarmi quasi in braccio mentre stavo ripulendo la mia maschera…o un’altra che dopo aver allungato la mano verso di lei si avvicina al mio dito e e prova a mangiarlo, ricordandomi la mia tartaruga di terra, Ruga, che continua a scambiare le mie dita per delle succose fettine di mela!
 

 

Nuotare con le tartarughe marine a Zamami Island, informazioni utili

● E’ possibile vedere le tartarughe marine ad Ama Beach con l’alta marea. Generalmente in tutte le guest-house ed in tutti i ristoranti sono indicati giorno per giorno gli orari dell’alta marea, quindi non sbaglierete! Noi siamo stati molto fortunati, l’alta marea era intorno alle 6.30/7.00 quindi c’era pochissima gente in spiaggia, dato che i traghetti dall’isola principale non arrivano prima delle 10.00.
Le tartarughe arrivano sì con l’alta marea ma poi restano almeno un paio d’ore, addirittura l’ultimo giorno, alle 10.30 ce n’erano ancora diverse che nuotavano vicino a riva, ma probabilmente stavano nell’acqua più bassa anche perchè il mare iniziava ad agitarsi per l’imminente arrivo del tifone.
 
● Non spaventate le tartarughe. Prestate sempre attenzione ai movimenti, non fate gesti bruschi che le possano spaventare e non avvicinatevi troppo, ma lasciate che si abituino alla vostra presenza e si avvicinino loro per prime. Soprattutto se ci sono molte persone vicino ad una sola tartaruga.
In particolar modo, quando salgono in superficie per respirare, allontanatevi leggermente, si sentono più vulnerabili con la testa fuori dall’acqua e se sarete troppo vicini, tenderanno a nuotare più lontano da voi per emergere in superficie.
Non inseguitele quando si allontanano verso il mare aperto, non solo perchè oltrepassare le boe può essere pericoloso (sia per eventuali correnti, ma soprattutto perchè ci passano le imbarcazioni), ma anche perchè probabilmente le tartarughe vorranno tornare a nuotare in santa pace nell’ampio oceano…
 
Non agitate l’acqua e non smuovete la sabbia del fondale contro lo tartarughe, le infastidirete molto e potrebbero scappare e non voler più tornare in questa spiaggia. Probabilmente indosserete le pinne, quindi state molto attenti a quando “pinnate” per rimanere in posizione eretta, l’acqua è bassa, un movimento veloce delle gambe smuove molto l’ambiente!
 
● Il fondale è pieno di coralli, state attenti a non toccarli, urtarli o appoggiarvi i piedi sopra! Sono esseri viventi e rischiate di ucciderli. Per questo è consigliato indossare un giubbetto di salvataggio, soprattutto se non siete gran nuotatori allenati a stare a galla a lungo.

In ogni caso state sempre attenti a non urtare i coralli nemmeno con le pinne e se avete necessità di toccare con i piedi accertatevi di trovare uno spiazzo sabbioso.

 
E per finire vi lascio un breve video…non è estremamente rilassante osservarle nuotare?!
 
 

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Visitare zamami tartatughe marine

19 pensieri su “Visitare Okinawa: Nuotare con le tartarughe a Zamami Island

  1. Fraintesa dice:

    Oddio che sogno! Prima o poi voglio fare anche io quest'esperienza. Ah e complimenti per gli ottimi consigli, anche per quanto riguarda l'attenzione nei confronti dei coralli! Brava, un abbraccio

  2. Michela Figliola dice:

    Grazie 1000 Francesca, l'esperienza è così magica proprio grazie all'attenzione che occorre prestare all'ambiente circostante…una volta che possiamo fare qualcosa a contatto diretto con la natura è importante che tutti stiamo attenti a rispettarla 😀
    Ti auguro di aver presto occasione di vivere tu stessa questa esperienza incredibile, un abbraccio a te

  3. I viaggiascrittori dice:

    E' un sogno, veramente <3 mi piacerebbe vivere un'esperienza simile insieme a mia sorella, che è una grande appassionata di snorkeling e tartarughe (quest'estate ha fatto da volontaria in un centro di recupero delle caretta caretta). Sì, sarebbe davvero stupendo 🙂

    Chiara

  4. Deya dice:

    Hai ragione, è davvero ipnotico osservare le tartarughe nuotare 🙂
    Che mare, che colori e che esperienza da sogno! Direi che rientra a pieno titolo anche nelle mie #100cosedafareprimadimorire!
    E' sempre un'emozione unica entrare così in contatto con la natura 🙂

    Bravi!

    Baci!
    Deia

  5. Alessia Ricciardi dice:

    Un sogno, l'isola e l'esperienza con le tartarughe. Non ho mai pensato al Giappone come una meta per il mare, le spiagge e il relax…e mi sa che ho toppato alla grande 😂 Mi hai incuriosita molto con questo articolo. Grazie per avermi taggata, così non me lo sono perso. Ciao!

  6. Silvia dice:

    Che meraviglia, non conoscevo questi lati "paradisiaci" del Giappone, sono sicura che nuotare con le tartarughe sia un'esperienza indimenticabile, la aggiungo alla mia bucket list 😉

  7. Stefania Sabia dice:

    Okinawa mi attira tantissimo, prima o poi me lo sento capiterà (come con tutti quei luoghi del Giappone che mi chiamano e che ancora non ho visto) 😀 e allora prenderò spunto dalle tue avventure e sicuramente non mi farò scappare una nuotatina con le tartarughe marine (chissà che emozione hai provato).
    Prima però forse vorrei dirigermi in Hokkaido … è un'ardua scelta ahahah

  8. Michela Figliola dice:

    Emozionantissimo davvero!!
    Eh sì l'Hokkaido ispira pure me….ma prima vorrei tornare a Zamami e visitare anche le Kerama..diciamo che il mare lo preferisco al freddo e alla neve ;P

  9. Silvia dice:

    Ciao Michela! Prima di tutto complimenti per i tuoi articoli, leggendoli ho completamente stravolto l’itinerario “classico” che stavo programmando per il mio viaggio in Giappone, inserendo delle visite più in linea con i miei interessi 🙂

    Mi piacerebbe un sacco aggiungere anche Zamami a chiusura del mio viaggio, secondo te metà maggio com’è come periodo? Riesco a trovare solo pareri discordanti a riguardo! Consigli anche rispetto a dove dormire?

    Grazie e complimenti ancora!

  10. Silvia neri dice:

    Complimenti mi hai convinta ora dovrò convincere il mio fidanzato che preferisce la cultura alla natura … ma tre giorni fine di viaggio potrà concedermeli . Parto in agosto ovviamente solo in questo periodo ho 23 giorni di fila . Avrei deciso Tokyo Kyoto Hiroshima okinawa ( e dintorni ) poi ultima meta ? Grazie silvia

    • Michela dice:

      Avendo 23 giorni potreste anche fare qualche giorno in più ad Okinawa, così anche da ammortizzare il costo del volo fin lì, e fare qualche giorno sulla main island e poi spostarvi a Zamami per il solo relax, così anche il tuo fidanzato sarebbe soddisfatto perchè può vedere un’altra cultura particolare come quella di Okinawa, diversa da quella giapponese! Occhio però che agosto è periodo di tifoni..se potete decidete solo all’ultimo se andare ad Okinawa o meno…eventualmente, se avete il JRPass scendete fino nel Kyushu, nella prefettura di Miyazaki ci sono spiagge bellissime (che purtroppo non hi ancora visitato) meno a rischio tifoni 😉

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