Sebbene l’Hokkaido avesse di recente iniziato ad intrigarmi, Sapporo non era certo la destinazione di quest’isola che mi ispirava di più…ed effettivamente anche dopo averla visitata, non posso dire che sia una città dove vorrei tornarci più e più volte, come invece lo è ad esempio Kanazawa.
Tuttavia, in un itinerario in Hokkaido, Sapporo è una tappa quasi obbligata, nonchè la maggiore città della regione, comodamente collegata all’aeroporto internazionale di Shin-Chitose, da dove spostarsi facilmente per raggiungere destinazioni turistiche come i campi di lavanda di Furano e Biei o la località termale di Noboribetsu Onsen e magari proseguire per Hakodate nel sud dell’Hokkaido.
Indubbiamente Sapporo è una meta perfetta per gli amanti del buon cibo, con il pesce freschissimo, il fantastico snow crab dell’Hokkaido, ma anche per il suo famoso soup curry o l’iconico miso ramen. E il Jingisukan, il montone grigliato, popolarissimo per via dell’influenza mongola, i formaggi deliziosi e ovviamente, la birra Sapporo, che nasce proprio qui!
Cosa vedere a Sapporo
Sapporo è una città recente, perchè è solo durante il periodo Meiji che il Giappone si concentra sullo sviluppo di questa zona del Giappone, abitata dalla popolazione indigena degli Ainu. Con l’arrivo delle navi nere del commodoro Perry, gli Stati Uniti iniziamo a mandare urbanisti ed aiuti per lo sviluppo della città di Sapporo, che infatti ha un’architettuta ed una pianta molto occidentale, con strade che si intersicano a scacchiera. Per attirare la popolazione giapponese, venne avviato un intenso programma di sviluppo con moderne tecniche di coltivazione e allevamento di bovini e ovini per latte e formaggi (decisamente poco diffusi nell’alimentazione dei Giapponesi e nel resto del Giappone).
Sapporo è una cittadina relativamente piccola, che si svuluppa soprattutto lungo l’Odori Park, un parco lungo e stretto che attraversa la città per circa un kilometro e mezzo. Quasi tutte le principali attrazioni di Sapporo si concentrano in questa zona, ed è sempre qui che le due linee principali della metro si intersicano e permettono di raggiungere facilmente le tappe più distanti.
In generale direi che bastano un paio di giorni per visitare Sapporo, 3 al massimo se si vogliono visitare anche i dintorni.
Odori Park ed il centro città
Il cuore di Sapporo è senza dubbio l’Odori Park, un’oasi verde dove passeggiare tra aiule fiorite e fontane in estate e illuminazioni e mercatini natalizi in inverno. E’ qui che a Febbraio si svolge il famoso Sapporo Snow Festival, con le enormi sculture di neve. All’estremità orientale del parco, svetta la Sapporo TV Tower, sulla quale è anche possibile salire per ammirare la città dall’alto. Io vi consiglio di risparmiare i 1.000 yen e salire invece all’ultimo piano del Municipio di Sapporo a poca distanza, dove c’è una terrazza panoramica gratuita (chiusa in inverno).
Sempre in zona si trova uno dei simboli di Sapporo, la Sapporo Clock Tower, una casetta in legno in legno con un orologio arrivato da Boston che è stata eletta come l’attrazione più deludente del Giappone! Effettivamente, il nome “Clock Tower” ci fa pensare a una splenida torre, come ad esempio la Torre dell’Orologio di Praga, ma in realtà ci si trova davanti ad una casetta di legno in stile far west americano, con l’orologio quasi mezzo nascosto dalle fronde degli alberi…..
Intorno al Parco Odori si trovano anche le due zone più frequentate della città: la lunga Tanukikoji Shopping Street, una galleria commerciale coperta perfetta per acquistare souvenir o semplicemente curiosare tra negozi tipici e street food e Susukino, il quartiere della vita notturna, sovrastato dall’uomo Nikka, ricco di izakaya, bar e parfaitterie, dove asaggiare il desserti iconimo di Sapporo, lo Shime Parfait: strati di gelato, frutta fresca, biscotti e cioccolato, assemblati in sofisticate creazioni artistiche in eleganti bicchieri. Spesso, con anche un tocco alcolico.
Esteticamente stupendi e super Instagrammabili, ma anche squisiti grazie ai prodotti locali di alta qualità, come frutta e latte. Qui si trova anche Ramen Yokocho, un vicoletto pieno di ristoranti specializzati in ramen, che si spostaroo qui quando gli yatai (i banchetti per stada) vennero vietati come tentativo di ripulire le stradi per le Olimpiadi invernali del 1972.
Jogai Shijo Market
Sebbene ovunque troverete menzionato il mercato di Nijo come tappa imperdibile, io ve lo sconsiglio: prezzi altissimi e qualità nella media. Scegliete invece di visitare il Jogai Shijo Market, poco distante dall’Hokkaido Jingu e dove i locali vanno ad acquistare pesce freschissimo. Sebbene il mercato sia generalmente aperto fino alle 15, vi consiglio di andarci presto, magari per una colazione a base di kaisendon, per avere più scelta di pesce disponibile.
Santuario Hokkaido Jingu
L’Hokkaido Jingu è uno dei santurai più grandi ed importanti dell’Hokkaido, dedicato alle divinità protettrici di questa regione. Immerso nella natura del Maruyama Park, è una vera e propria oasi di pace dove si percepisce l’atmosfera solenne e si riconosce “il solito Giappone”.
Consiglio di prendersela con calma, passeggiare nel parco seguendo i ruscelli, ed ammirando la natura circostante….io ci sono stata in inverno, con un manto di neve a ricoprire tutto rendendolo ancora più magico.
Osservatorio del Monte Moiwa
Uno dei punti panoramici più spettacolari di Sapporo è il Monte Moiwa, una collina di 531 metri la cui cima si raggiunge grazie alla Moiwa Ropeway (700 yen a tratta). Dalla terrazza panoramica, la vista sulla città è incredibile, soprattutto dopo il tramonto, e la vista da qui è considerata una delle tre migliori “night view” del Giappone!
Qui si trova anche la “Campana dell’Amore”, l’ennesimo posto del mondo dove le coppie appendono lucchetti….io non sono molto concorde con questa pratica, ma siete liberi di fare lo vostre scelte…..
Le “Fabbriche” di Sapporo: Shiroi Koibito Park & Museo della Birra
Una visita di Sapporo non è completa senza la visita di almeno una delle sue “fabbriche” culinarie, dove vengono prodotti due simboli di Sapporo: la birra e i biscotti Shiroi Koibito.
Lo Shiroi Koibito Park è una via di mezzo tra una fabbrica di cioccolato e un parco a tema, con una bellissima e fotogenica area esterna, dove in inverno ci sono delle belle illuminazioni e ogni ora i carillon degli edifici si animano ed offrono uno spettacolino degno di Willy Wonka. L’esterno è accessibiel gratuitamente, mentre per visitare l’interno della fabbica, con le spiegazioni sulla storia del cioccolato e di come nascono i famosi biscotti Shiroi Koibito, si paga un biglietto di 800 yen. All’interno si trova anche un cafè e si puà prendere parte a varie attività e worskshop ad un costo aggiuntivo, come la personalizzazione di un biscotto, una degustazione o cuocere un famoso Shiroi Koibito!
Per gli amanti della birra invece il Museo della Birra di Sapporo è una tappa irrinunciabile. La visita generale è gratuita, ma consiglio di muoversi per tempo e prenotare la visita guidata con degustazione finale per 1.000 yen, dove scoprire di più sulla storia della birra più iconica del Giappone, dalle sue origini nel XIX secolo fino alla fama internazionale.
Historical Village of Hokkaido
Un’altra attrazione di Sapporo, ma anch’essa più fuori dal centro, è il museo all’aperto Historical Village of Hokkaido, che riproduce un villaggio del XIX secolo. Qui infatti si trovano case in legno, edifici rurali e negozi d’epoca, ci si immerge nella vita quotidiana dei pionieri dell’Hokkaido. Per mancanza di tempo, non ho visitatio personalmente questo museo, ma ne ho sentito parlare molto bene.
Hill of Buddha
Escursioni da Sapporo
Dove dormire a Sapporo
Il centro di Sapporo è piuttosto compatto e scegliendo di soggiornare nella zona della Sapporo Tower o comunque intorno all’Odori Park, non sbaglierete di certo. La scelta di sistemazioni è molto vasta e si va dalle semplici guesthouse a sistemazioni più lussuose, passando per le varie catene di business hotel e hotel occidentali.
Io sono stata al Sosei Sapporo McGallery Collection perchè offerto dall’azaienda e per quanto le stanze siano molto belle e spaziose e la colazione a buffet fantastica e ricca di formaggi e altre prelibatezze locali, non lo consiglierei perchè più distante dal centro e dalla stazione della metro.
Suggerirei piuttosto il The Royal Park Canvas, dove una coppia che mi ha richiesto il servizio di travel design ha soggiornato e mi ha confermato di essersi trovata bene.
In ogni caso, nel centro di Sapporo i taxi sono piuttosto frequenti e facili da trovare, soprattutto a Susukino e lungo l’Odori Park, e molto più economici rispetto a Tokyo. Per proteggersi dal freddo invernale, o anche semplicemente quando il clima non è l’ideale, ricordate di cercare gli ingressi che portano alla “Sapporo sotterranea“, una vera e propria città sotto la città, fatta di corridoi riscaldati, negozi e ristoranti.
Sapporo non è forse la città più affascinante del Giappone e di certo non mi ha rubato il cuore dal punto di vista estetico, ma ha una sua identità ben definita, fatta di buon cibo, comodità e un’atmosfera rilassata che la rende un’ottima base per esplorare l’Hokkaido e vale una tappa nin un itinerario in Hokkaido, chissà che magari non riesca a conquistarvi più di quanto non abbia fatto con me!
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