Zao, fuga nella natura giapponese

Avevamo già avuto occasione di assaporare la potente natura del Tohoku qualche anno fa, durante il nostro tour di 4 giorni nel Tohoku, ma al tempo non avevamo avuto abbastanza tempo per visitare anche Zao, località famosa soprattutto per le sue piste da sci e gli incredibili Zao Monster.

Così, quando mi si è presentata l’occasione di esplorare questa zona insieme a Guidable e NCorporation, ho colto al volo l’occasione per esplorare la natura giapponese di questa zona del Tohoku, precisamente nella prefettura di Miyagi.
Sendai è la città ideale per visitare la zona, ed infatti la scorsa volta avevamo deciso di soggiornare proprio qui e partire ogni giorno verso le varie destinazioni del Tohoku. Comodamente raggiungibile in shinkansen da Tokyo, Sendai è famosa principalmente per la storia di Date Masamune ed i resti del castello di Sendai sono ancora visitabili sulla cima della collina che sovrasta la città. E’una città movimentata, ricca di ristoranti che servono il Gyutan, la lingua di bue piatto tipico della zona, ed essendo ben collegata è perfetta come base dove pernottare anche per i gruppi, le famiglie con bambini e chi viaggia per lavoro. Oltre alle classiche stanze d’hotel infatti è possibile anche pernottare in comodi alloggi a breve termine, spaziosi e forniti di tutto (cucina inclusa) accessibili in qualsiasi momento tramite check-in elettronico grazie ai tablet posizionati all’ingresso. Io ad esempio ho provato Villa Michi, in ottima posizione a meno di 5 minuti dalla stazione, completo di tutto e con una bella vetrata sulla città. Decisamente consigliato.

 

Zao, mostri di neve e Giappone rurale

Zao è una piccola cittadina a un’ora e mezza di macchina da Sendai o due ore con i mezzi, che prende il nome dalla montagna su cui si trova, il Monte Zao. E’ proprio qui che la potenza della natura giapponese si palesa, durante gli inverni ricchi di copiose nevicate, che rendono Zao non solo una famosa località sciistica, ma danno vita anche ai famosi “Zao Monster“, i mostri di neve. Si tratta di alberi ricoperti di strati e strati di neve e ghiaccio, che paiono dei veri e propri mostri che scendono dalla montagna!

Il modo migliore per vedere gli Zao Monster è partire dallo Zao Sumokawa Snow Resort e prendere un gatto delle nevi che al costo di 8.800 yen vi porta in quota attraverso il bosco innevato. Solitamente la corsa termina intorno ai 1.800 metri di altitudine, ma quando ci sono stato io purtroppo le condizioni meteo avverse ed il forte vento, ci hanno fatto fermare 200 metri più in basso per motivi di sicurezza e non ho potuto quindi vedere i mostri di neve più grandi, ma la passeggiata a piedi in mezzo alla neve ed ai “mostri più piccoli” è stata comunque una splendida esperienza.

Oltre alle pista da sci ed ai mostri di ghiaccio, a Zao si respira l’atmosfera del Giappone rurale, con caratteristici templi e santuari, incluso uno al cui interno si trova un enorme albero di cedro della incredibile età di 900 anni, ristoranti tipici, piccole foreste di bamboo e moltissime risaie. Nella zona si trovano anche moltissimi onsen circondati dalla natura e ovunque si vedono bambole kokeshi! Ebbene sì, le antiche bambole di legno giapponesi, fatte a forma cilindrica e senza arti, si dice abbiano avuto origine proprio in questa zona, tanto che a Zao si trova persino un museo a loro dedicato.

 

Oltre alla produzione delle bambole kokeshi, l’artigianato di Zao spazia anche nella produzione di pregiate ceramiche. Yoshihiro Takeda è infatti un maestro della ceramica, un maestro che si ispira alla natura per creare i suoi capolavori, come tazze che racchiudono i colori di un cielo stellato o dei giardini giapponesi di Kyoto.
Lo studio di lavorazione del maestro si trova in una tradizionale casa giapponese costruita 200 anni fa, con tatami, irori (il tipico focolare al’interno del pavimento) tavolino basso con cuscini per sedersi a terra e porte scorrevoli di carta di riso.

Lo studio si trova all’interno del Resort Zao Sansuien, un complesso privato e sorvegliato dove sono presenti circa 150 appartamenti, la maggior parte seconde case di abitanti di Sendai che vengono qui a rilassarsi e a godersi la bellezza della natura del Tohoku. Si tratta generalmente di coppie dai 50 anni in su, il che rende la zona estremamente tranquilla, sebbene si ha comunque tutto a disposizione. Molte abitazioni possono essere affittate per trascorrere qualche giorno di vacanza lontano dal ritmo cittadino e magari provare l’esperienza della vita rurale giapponese! Ebbene sì, una vecchia abitazione contadina abbandonata è stata ristrutturata e da Aprile ospiterà un ristorante specializzato in prodotti a kilometro 0, mentre al piano superiore darà alloggio ai visitatori che vorranno cimentarsi nella vita contadina, sperimentando l’esperienza del lavoro nella risaia adiacente…naturalmente poi un bagno rilassante nella piscina della struttura è più che lecito!

 

Un salto nel tempo a Marumori e Shiroishi

Marumori è una cittadina in una conca circolare circondata da montagne boscose, dove si ha la possibilità di gustare la vera cucina locale direttamente in una casa privata. Si tratta di una famiglia giapponese che noleggia delle stanze della sua spaziosa casa di campagna e dà la possibilità di vivere una bella e autentica esperienza giapponese. Questa famiglia è proprietaria di molti terreni, in cui ha addirittura un piccolo tempio shintoista privato circondato da piante di bamboo. Il cibo che viene preparato, viene prodotto nei loro terreni e viene servito in canne di bambù intagliate e levigate personalmente dagli anziani proprietari. Ho avuto il piacere di gustare questo squisito pasto insieme all’anziana proprietaria e la figlia, due persone estremamente cordiali e disponibili che hanno preparato un menù scritto a mano con dedica di benvenuto. Se volete vivere un’esperienza autentica e genuina, scoprire la cultura e la tradizione giapponese dell’ospitalità, non perdetevi questa occasione di vivere un Giappone autentico quanto lontano nel tempo del ritmo frenetico delle aree urbane giapponesi.

 

Per continuare poi con il viaggio nel passato, tappa a Shiroishi, conosciuta principalmente per il castello e le residenze Samurai. Il castello di Shiroishi è purtroppo stato distrutto durante l’epoca Meiji (1868-1912) e la parte visitabile ora è una ricostruzione del 1995, fatta utilizzando legname di alta qualità come il “Cedro Bianco di Aomori” che dona un profumo davvero particolare. Questo castello e la sua città durante il Periodo Edo (1603-1868) erano governati dal clan Katakura, un clan vassallo del famigerato clan Date di Sendai. Il punto più alto della sua storia fu probabilmente il periodo Bakumatsu, ovvero il periodo in cui cadde definitivamente il dominio della casta Samurai durato per quasi 700 anni ininterrottamente. In questo periodo i vari signori giapponesi si schierarono chi con il clan Tokugawa, detentore del potere, chi con l’imperatore, auspicando il suo ritorno al potere. I clan del nord del Giappone si riunirono in una lega fedele ai Tokugawa chiamata Ouetsu Reppan Domei, e per un certo periodo la sede ufficiale di questa alleanza fu proprio il castello di Shiroishi.

Al giorno d’oggi all’interno del castello, simpatici e disponibili anziani, guide volontarie, fanno a gara per assistere chi entra e spiegare loro la storia di questa fortezza. All’interno si possono inoltre provare armi e armature, ovviamente finte, dei clan Katakura e Sanada,ma il castello di Shiroishi è famoso soprattutto perchè nel mese di Ottobre ospita la rievocazione della Battaglia del Castello di Osaka. A poca distanza si trovano anche antiche residenze Samurai, ma purtroppo devo rimandare la visita ad una prossima esplorazione, avendo finito il tempo a mia disposizione….

Queste zona mi ha davvero conquistato e spero di tornarci presto, qui si respira un’aria diversa, più tradizionale, ovunque si percepisce  una sensazione di pace e silenzio e per questo quando si visitano posti come questi è importantissimo ricordarsi di rispettare e preservare questa atmosfera. La mia guida è stata il gentilissimo Signor Yoshiyuki Udagawa ed è possibile contattarlo tranquillamente via mail dato che parla anche inglese.

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