Kanazawa è una città che sta diventando sempre più conosciuta ai turisti stranieri che visitano il Giappone, ma sono ancora pochissimi quelli che si spingono su, nella Penisola di Noto protesa nel Mar del Giappone. Wajima è la città più grande dell’area, ma l’atmosfera è comunque quella di un tranquillo paese rurale, affacciato sul mare, dove ogni mattino acquistare pesce fresco al mercato del paese.
Conosciuta tra gli estimatori per le sue lacche pregiate, Wajima è anche il paese natale di Go Nagai (il creatore di Mazinga) e sede del museo che ospita gli impressionanti carri dei Kiriko Matsuri che accendono i weekend estivi della Penisola di Noto.
Non raggiunta dalla rete ferroviaria giapponese, Wajima è una destinazione “di nicchia” per chi è alla ricerca di un Giappone lontano dalle mode e dalle classiche destinazioni coperte dal Japan Rail Pass, ma è comunque comodamente raggiungiubile da Kanazawa in un paio d’ore di bus.
L’opzione migliore resta comunque noleggiare un’auto; in questo modo avrete anche occasione di guidare lungo la spiaggia di Chirihama!
Cosa vedere a Wajima
Noi abbiamo visitato Wajima in un giorno feriale, ma se potete consiglio di visitarla nel weekend. Essendo una cittadina rurale, con un flusso di visitatori decisamente più basso rispetto ad altre località più conosciute, alcune attività sono aperte (o migliori) nel weekend e non c’è mai sovraffollamento. Se capitate nel periodo estivo, è proprio nel weekend che si svolgono gli interessantissimi matsuri e potrete vivere l’atmosfera unica tipica di queste celebrazioni tradizionali.
Se ci si muove con i mezzi pubblici, consiglierei di pernottare a Wajima, essendo che i tempi per raggiungere i punti di interesse si dilatano abbastanza. Comunque, anche con un solo giorno a disposizione ed una buona organizzazione, si riescono a fare le cose principali da vedere a Wajima.
Mercato Mattutino di Wajima
La prima tappa da fare quando si visita Wajima è sicuramente il suo mercato mattutino: ogni giorno i commercianti arrivano qui, aprono i loro banchi e vendono i loro prodotti, ognuno al suo posto assegnato fino alla tarda mattinata. Se da noi i mercati settimanali, o in rai casi giornalieri, sono decisamente normali, in Giappone è raro trovarne ancora: solitamente i negozianti hanno negozi fissi nelle aree commerciali e non bancarelle che vengono smontate e rimontate ogni giorno.
Le commercianti sono principalmente donne, spesso le mogli dei pescatori, e vendono appunto pesce fresco ed essicato, ma si trovano anche bancarelle di prodotti artigianali, sottaceti e souvenir. Il mercato mattutino di Wajima si svolge da oltre mille anni, ogni mattino eccetto il secondo e il quarto mercoledì del mese, ma è meglio visitarlo nel weekend, quando viene aperta anche la piccola area barbecue dove potete grigliare il pesce fresco appena acquistato!
Lungo la via Asaichi, dove si svolge appunto il mercato mattutino, si trova anche il Museo Go Nagai Wonderland, dedicato al creatore di Mazinga e altri anime, che è originario proprio di questa città. Ingresso 520 JPY.
Kiriko Hall Museum
Tra Luglio e Settembre la Penisola di Noto si riempie delle luci dei Kiriko Matsuri, i festival tradizionali che si svolgono praticamente in ogni weekend in varie località della zona. Quando non impegnati nei matsuri, gli imponenti carri-lanterna “Kiriko” sono visibili alla Kiriko Hall di Wajima, dove si possono ammirare anche dall’osservatorio sopraelevato.
Ci sono anche 3 carri risalenti al periodo Edo, veramente imponenti, e tutt’ora utilizzati nei matsuri. Il Kiriko più grande è alto ben 18 metri e pensare che viene portato in giro sulle spalle dai portatori di mikoshi fa decisamente impressione!
Ingresso 630 JPY – aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00
Museo della Lacca Wajima Nuri Kaikan
Per gli appassionati di ciotole e utensili laccati, Wajima è un vero e proprio paradiso. I prodotti laccati con Wajima-nuri sono estremamente durevoli e fatti da vari strati di laccatura che permettono di riparare i prodotti rovinati dal tempo, senza mai quindi doverli buttare via!
Questi prodotti di pregio si possono ammirare e comprare al Wajima Nuri Kaikan, il museo della lacca di Wajima.
Il primo piano è adibito a shop ed è a ingresso gratuito, mentre per il secondo piano è richiesta una tariffa di 300 JPY, aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 17:00
Risaie di Shiroyone Senmaida
Una delle cose assolutamente impredibili di Wajima sono poi i terrazzamenenti delle risaie di Shoroyone Senmaida, a circa 30 min di bus dal centro città. Affacciate sul Mar del Giappone, sono un paesaggio che lascia senza parole soprattutto nel periodo primaverile in cui i terrazzamenti vengono riempiti d’acqua e sembrano fondersi con il mare antistante, in un paesaggio che diventa ancora più emozionante con i colori ed i riflessi del tramonto. In estate invece è il verde intenso a regalare il classico paesaggo giapponese, mentre nei mesi invernali, quando le risaie non sono coperte di neve, 25.000 luci led illuminano le forme dei terrazzamenti, creando un’atmosfera surreale.
L’accesso alle risaie è aperto e gratuito tutto l’anno e le illuminazioni vanno da ottobre a Marzo.
Centro di produzione del sale marino
Allontanandosi ulteriormente dal centro cittadino, lungo la costa di Okunoto, si incontrano villaggi di produzione di sale marino: una delle poche zone del Giappone in cui lo si produce! Le due principali aree in cui si può assistere al processo di produzione del sale sono la Wajima Salt Station e l’Okunoto Salt Village nella vicina Suzu.
Noi siamo stati alla Wajima Salt Station dove un carinissimo vecchino ci ha raccontato come viene prodotto il sale e la difficoltà di produrlo rispettando tempi precisi per non perdere nemmeno in secondo di preziosissimo sole che serve appunto a far evaporare l’acqua di mare. Il tour è tutto in giapponese, ma viene fornito un foglio in inglese con la spiegazione delle varie fasi. In alcuni momenti è anche possibile prendere parte all’esperienza della produzione del sale, oppure si può optare per la creazione del proprio “mix di sale”, da portarsi a casa per condire i propri piatti con stile.
Tempio Sojiji
Allontanandosi dal centro di Wajima, ma nella direzione opposta rispetto alle risaie e alla costa di Okunoto, si trova uno dei due templi Zen Soto più importanti, il Tempio Sojiji.
Fondato nel 1321, l’anno successivo venne visitato anche dall‘Imperatore Godaigo che lo proclamò tempio costruito per l’Imperatore e quindi lo autorizzò ad utilizzare lo stemma imepriale del crisantemo. Il tempio originale andò distrutto in un grosso incendio e solamente un portale sopravvisse, ma ora si possono ammirare gli edifici ricostruiti ed ancora oggi il Tempio Sojiji è, insieme al tempio Eiheiji della vicina prefettura di Fukui, il punto di riferimento per il Buddhismo Zen Soto e sono molti i monaci che vengono qui ad allenarsi nella meditazione. Anche i visitatori possono prendere parte a sedute di zazen, oltre che ad avere un assaggio della vita del monastero pernottando nel tempio, mangiando pasti vegani secondo la tradizionale cucina Shojin Ryori e partecipando alle attività del tempio. Grazie alla presenza di un monaco originario della germania, è possibile comunicare in inglese con facilità.
Aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 17:00, ingresso 500 JPY
Come arrivare a Wajima
Sebbene l’auto sia il mezzo consigliato per visitare Wajima e la Penisola di Noto, si arriva a Wajima anche con due ore di autobus da Kanazawa, raggiungibile comodamente via Shinkansen coperto dal JRPass.
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In alternativa, specialmente per chi non ha il JRPass o vuole attivarlo successivamente, si può prendere un volo interno verso l’aeroporto di Noto e da lì raggiungere Wajima con il bus.
Dal centro di Wajima città ci sono bus (ma attenzione sono poco frequenti) che permettono di raggiungere sia il Tempio Sojiji che le risaie di Shiroyone e il centro di produzione del sale.
Onestamente Wajima non è una destinazione adatta ad un primo viaggio in Giappone, a meno che sia abbia a disposizione molto tempo o si stia cercando qualcosa di lontano dalle classiche mete turistiche, ma è invece un’opzione consigliata per chi ha già visto il Giappone più turistico e vuole scoprire una destinazione più rurale e lenta, ricca di tradizioni uniche.
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Articolo scritto con il contributo dell’ufficio turistico di Wajima
Amo Wajima perché è il cento della lacca per eccellenza. La lacca mi ha afascinato dal primo momento che la ho visto (sentito).
Ancora non la ho visitata questa città anche se ho visitato il Giappaone due volte per studi, forse la terza? Tanto mi ha colpito l’arte della lacca che tempo fa ho fatto un libro (in spagnolo) dalla storia dell’albero ai centri di produzione della lacca, penso finire la seconda edizione in italiano e a colore.
Sì esatto, Wajima è famosa per la lacca pregiata, una tappa assolutamente consigliata visto l’interesse!